Papiro di Artemidoro: differenze tra le versioni

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Ma nel frattempo, dal settembre 2006, è sorta un'accesa discussione, poiché il [[filologia|filologo]] [[Luciano Canfora]], dell'[[Università di Bari]], ha dichiarato che il papiro sarebbe un falso. La polemica, sorta in sedi scientifiche, è stata poi rilanciata dai principali quotidiani nazionali ed ha progressivamente coinvolto un numero crescente di studiosi.
 
Nel mese di dicembre 2010 sono stati divulgati in Italia <ref>Per tutte le notizie v. la trasmissione di divulgazione scientifica 'Leonardo' - del 17-12-2010 - Terzo canale TV della Radio Televisione Italiana</ref>, dal filologo e storico Luciano Canfora gli ultimi risultati delle ricerche che dimostrano in modo ormai inconfutabile che il papiro è un falso <ref>La scoperta è anche oggetto di divulgazione presso i licei classici italiani a cura dello stesso prof. Canfora</ref>. La nuova prova schiacciante è costituita dal ritrovamento di un manuale di pittura settecentesco (1740) per autodidatti illustrato con molte tavole: a cominciare dalla tavola numero 13 che è identica alla parte centrale del recto del papiro. Questo presenta gli stessi disegni nella stessa posizione, per cui il papiro è posteriore. I disegni sono tratti da particolari di opere di vari autori. Il papiro sarebbe dunque di metà ottocento, epoca di grandi falsari: fra i migliori il già citato Simonidis, che sarebbe appunto l'autore del falso. A Mosca è inoltre stato di recente ritrovato un elenco manoscritto dei suoi testi, che Canfora afferma essere tutti falsi, e fra essi ve n'è uno che s'intitola ''Geographia'' che allude allo stesso tema del papiro in questione. Simonidis nell'ultima fase della sua vita, dopo la diffusione della falsa notizia della sua morte, continuò a lavorare indisturbato avendo come base l'Egitto dov'era facile per lui procurarsi dell'autentico papiro antico. L'ultima vittima della truffa è stata la Compagnia di S. Paolo che ha acquistato sul mercato tale documento per la cifra capogiro di 2 milioni e 750 mila euro.
 
==Il dibattito su autenticità o falsità==
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L'impossibilità di attribuire ad Artemidoro il testo contenuto nel papiro che circola sotto tale nome è stata illustrata nella seduta del [[7 novembre]] [[2008]] del IV Workshop [http://www.udk-berlin.de/sites/content/topics/research/variantology/index_eng.html «Variantology»] (5-8 novembre, [[Berlino|Berlin]]-[[Napoli|Neapel]]).
 
Nel mese di dicembre 2010 sono stati divulgati in Italia <ref>Per tutte le notizie v. la trasmissione di divulgazione scientifica 'Leonardo' - del 17-12-2010 - Terzo canale TV della Radio Televisione Italiana</ref>, dal filologo e storicoda Luciano Canfora gli ultimi risultati delle ricerche che dimostrano in modo ormai inconfutabile che il papiro è un falso <ref>La scoperta è anche oggetto di divulgazione presso i licei classici italiani a cura dello stesso prof. Canfora</ref>. La nuova prova schiacciante è costituita dal ritrovamento di un manuale di pittura settecentesco (1740) per autodidatti illustrato con molte tavole: ain cominciareparticolare, dallala tavola numero 13 che è identica alla parte centrale del ''recto'' del papiro. Questofin presentanella glidisposizione stessidei disegni nella stessa posizione, per cui il papiro èdeve essere posteriore alla pubblicazione di questa tavola. I disegni sono tratti da particolari di opere di vari autori. Il papiro sarebbe dunque di metà ottocento, epoca di grandi falsari: fra i migliori il già citato Simonidis, che sarebbe appunto l'autore del falso. A Mosca è inoltre stato di recente ritrovato un elenco manoscritto dei suoi testi, che Canfora afferma essere tutti falsi, e fra essi ve n'è uno che s'intitola ''Geographia'' che allude allo stesso tema del papiro in questione. Simonidis nell'ultima fase della sua vita, dopo la diffusione della falsa notizia della sua morte, continuò a lavorare indisturbato avendo come base l'Egitto dov'era facile per lui procurarsi dell'autentico papiro antico. L'ultima vittima della truffa è stata la Compagnia di S. Paolo che ha acquistato sul mercato tale documento per la cifra capogiro di 2 milioni e 750 mila euro.<br>
A Mosca è inoltre stato di recente ritrovato un elenco di manoscritti antichi posseduti da Simonidis, ma evidentemente falsi confezionati dallo stesso Simonidis: fra essi ve n'è uno che s'intitola ''Geographia''. Simonidis nell'ultima fase della sua vita, dopo la diffusione della falsa notizia della sua morte, continuò a lavorare indisturbato avendo come base l'Egitto dov'era facile per lui procurarsi dell'autentico papiro antico.
 
===La foto del ''Konvolut''===