Potabilizzazione dell'acqua: differenze tra le versioni

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Per ''clororichiesta'' si intende la quantità necessaria di cloro per una completa potabilizzazione dell'acqua.<br />
Il cloro viene aggiunto all'acqua fino a che la domanda di cloro presentata dalle sostanze organiche disicolte sia soddisfatta, tutta l'ammoniaca presente sia stata ossidata e rimanga in soluzione un residuo di cloro libero.<br />
Si raggiunge il '''punto di viraggio''' o ''punto di rottura'' (''break point'') quando il tenore di cloro libero presente nell'acqua aumenta proprozionalmente alla dose di cloro introdotta (diagramma di clorazione: cloro aggiunto-cloro residuo).<br />
La presenza nell'acqua di cloro libero è importante per rendere l'acqua batteriologicamente pura fino al rubinetto delle utenze, prevenendo inquinamenti accidentali lungo il percorso dell'acqua.<br />
Può capitare però che dosaggi sbagliati in eccesso facciano acquisire all'acqua sapore e odore sgradevoli dovuti al cloro o ai clorofenoli e inoltre può danneggiare l'apparato digerente.<br />
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Il '''cloro''' gassoso può essere aggiunto:
* tal quale: è più economico ma è poco efficiente per la scarsa dissuzione del clorogas;
* il soluzione: acqua di cloro otenutaottenuta dalla dissoluzione di cloro in acqua:
L'utilizzo di '''ipocloriti''' è più costoso del clorogas e risulta più competitivo di questo nel caso di disinfezione saltuaria e prr piccoli impianti.<br />
Gli ipocloriti più utilizzati sono quello di sodio, di calcio e di potassio.<br />