Carlo Lombardi (patriota): differenze tra le versioni

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=="Soldato blu" nella guerra di Secessione==
Forte della sua esperienza di militare, Carlo Lombardi si arruolò nell'[[Unione (Stati Uniti d'America)|esercito unionista]] dove gli fu affidato il comando di una compagnia di soldati [[afroamericano|afroamericani]], distinguendosi per "non comune coraggio".<br>
Partecipò alla seconda battaglia di [[Fort Fisher]] vinta dalle forze unioniste: la conquista di questo porto fu determinante per gli esiti della guerra poiché tagliò fuori gli Stati del Sud dalle rotte commerciali del resto del mondo e privò di rifornimenti l'Armata della Virginia del Sud, che per la sussistenza dipendeva in larga parte proprio dal porto di Wilmington. Non rimanevano altri porti di mare vicini alla Virginia che i confederati potessero usare in modo pratico. La seconda battaglia di Fort Fisher, inoltre, diede il colpo di grazia alle speranze di riconoscimento dello Stato confederato da parte di quelli europei. Per questo viene considerata da molti come "l'ultimo chiodo nella bara dei confederati"<ref>Gragg, Rod, Confederate Goliath: The Battle of Fort Fisher. Baton Rouge: Louisiana State University Press, 1994</ref>. Un mese dopo, un'armata unionista al comando del Generale John M. Schofield risalì il Cape Fear River e prese Wilmington.<ref>Kennedy, Frances H. (editor) The Civil War Battlefield Guide, 2nd edition. New York: Houghton Mifflin Company, 1998. ISBN 0-395-74012-6.</ref>.<br>
Lombardi, tuttavia, non ebbe a godere a lungo di questa vittoria: infatti morì quando la [[santabarbara]] del forte saltò in aria accidentalmente, appena un giorno dopo la resa della guarnigione [[Stati Confederati d'America|sudista]]. Le vittime fra i soldati di ambo le parti furono centinaia.<br><br>
 
Nell'estate 2010 la città natale ha incluso Carlo Lombardi fra i personaggi ricordati nella mostra <i>Brescia per l'America per Brescia</i>, allestita nel museo di [[Monastero di Santa Giulia|Santa Giulia]].