Eparchia del Cairo dei Caldei: differenze tra le versioni

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==Storia==
I cattolici caldei presenti in Egitto, soprattutto al Cairo e ad Alessandria, fin dall'[[XIX secolo|Ottocento]], inizialmente furono affidati alle cure della chiesa latina, finché nel [[1890]] il [[Patriarcato di Babilonia dei Caldei|patriarca caldeo]] Eliya XIV Abulyonan eresse un vicariato patriarcale. Nel [[1896]] sono censiti 200 fedeli caldei, saliti a 400 nel [[1914]].
 
L'eparchia è stata eretta il [[23 aprile]] [[1980]].
 
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==Fonti==
*[[Annuario pontificio]] del 2005 e precedenti, riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dlcch.html]
*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS%2050%20%5B1958%5D%20-%20ocr.pdf Bolla ''Quasi pastor''], AAS 50 (1958), p. 249
*{{en}} [http://www.gcatholic.com/dioceses/diocese/cair0.htm Scheda dell'eparchia] su [http://www.gcatholic.com/ www.gcatholic.com]
* J. Tfinkdji, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5492769g.r ''L'Eglise chaldéenne autrefois et aujourd'hui''], in A. Battandier, ''Annuaire Pontifical Catholique'', XVII, 1914, pp. 482-483
* J.-B. Chabot, [http://www.archive.org/details/revuedelorientc06unkngoog ''Etat religieux des diocèses formant le Patriarcat chaldéen de Babylone au 1er janvier 1896''], in Revue de l'Orient Chrétien I, 1896, pp. 441 e 453
 
{{Portale|diocesi}}