Nazionalismo egiziano: differenze tra le versioni

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Il '''Nazionalismo egiziano''' ({{arabo|القومية المصرية|al-Qawmiyya al-Miṣriyya }}, (IPA-arz|'''el <!--not [q]-->kɑwˈmejːɑ l.mɑsˤˈɾejːɑ''') è un'[[ideologia]] che s'è manifestata nel [[XIX secolo]]], in concomitanza con il crescenti condizionamenti politici ed economici britannici in [[Egitto]] culminati nell'istituzione di un vero e proprio [[Sultanato d'Egitto|Protettorato]] e, dopo il 1930, in forme più o meno pesanti d'ingerenza negli affari di uno Stato solo formalmente libero, finite solo nel settembre del [[1956]], con la [[Crisi di Suez|guerra anglo-francese]] mossa per render vana la [[nazionalizzazione]] della [[Compagnia del Canale di Suez]] decisa dal Presidente della Repubblica [[Gamal Abdel Nasser|Gamāl ʿAbd al-Nāṣer]].
 
=== Storia ===
===L'età di ʿUrābī ===
[[Immagine:Ahmed Orabi 1882.png|thumb|left|[[Ahmed Orabi|Col. Ahmad ʿUrābī]]]]
L'atto di nascita del nazionalismo egiziano viene individuato dagli storici nella rivolta degli ufficiali egiziani, guidata dal [[colonnello|col.]] [[Ahmed Orabi|Ahmad ʿUrābī]], contro le politiche del governo egiziano, pesantemente condizionate dal [[Regno Unito]], dopo che Gran Bretagna e [[Francia]] avevano assunto il controllo finanziario e dei lavori pubblici del [[Khedivè|Khedivato]] - poi trasformato in [[Regno d'Egitto]] dalla precisa volontà britannica di render vane le possibili rivendicazioni dell'[[Impero ottomano]] sull'[[Egitto]].
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L'intervento armato britannico. dopo la vittoria di [[Battaglia di Tell al-Kebir|Tell el-Kebīr]], ebbe successo e ʿUrābī fu arrestato ed esiliato, mentre il (primo) Partito Nazionale fu disciolto.
 
=== L'età di Mustafā Kāmil e Muhammad Farīd. Il Partito Nazionale ===
[[Immagine:Mustafa Kamil.jpg|thumb|[[Mustafa Kamil|Mustafâ Kāmil]] [[Pascià]]]]
Nei primi anni dell'intervento militare britannico, la resistenza del nazionalismo fu flebile, dal momento che il [[Tawfiq Pascià|Khedive Tawfīq Pascià]] (''reg.'' 1879–1892) ne soppresse ogni attività. Il nazionalismo egiziano risorse dopo la successione al trono egiziano di suo figlio, [[Abbas Hilmi II|ʿAbbās Ḥilmī II]] (''reg.'' 1892–1914). Vari funzionari di palazzo europei e [[Vicino Oriente|vicino-orientali]] raccomandarono al giovane Khedivè di resistere alle pressioni del console generale britannico al [[Il Cairo|Cairo]], Sir Evelyn Baring ([[Lord Cromer]]), che era il signore ''de facto'' dell'Egitto. Sebbene il controllo di Lord Cromer di rinforzi militari giunti dal [[Regno Unito]] intimidisse i seguaci del Khedivè, nel suo ambiente sorse un movimento d'opposizione informale che chiamò parimenti se stesso “al-Hizb al-Watani” ([[Partito Nazionale (Egitto)|Partito Nazionale]]. Il suo leader era [[Mustafa Kamil|Mustafā Kāmil]], un avvocato che aveva studiato in [[Francia]] che inizialmente aveva operato come collegamento tra ʿAbbās Ḥilmī II e i potenziali sostenitori europei e ottomani del Khedivè. Non appena divenne maggiormente conosciuto, Mustafā Kāmil fondò un [[quotidiano]], ''al-Liwāʾ'' (“La bandiera”), una scuola per giovani e un partito politico aperto ad ogni egiziano occidentalizzante che intendeva metter fine all'occupazione britannica. Il nuovo Partito Nazionale lanciava un appello agli studenti, ai giovani professionisti e a quanti ambivano operare all'interno delle strutture governative e che si vedevano bloccare l'accesso a quei posti da quanti simpatizzavano per l'occupante straniero e che erano stati logicamente inseriti dal Regno Unito nei ministeri egiziani per rafforzare il controllo che Londra aveva degli affari egiziani. Numerosi egiziani erano infuriati da quanto accaduto nel cosiddetto "[[Incidente di Denshawāʾi]], in cui numerosi contadini erano stati impiccati, frustati o imprigionati per aver assaltato alcuni ufficiali britannici che erano penetrati per futile passione di sparare ai piccioni nel villaggio di Denshawāʾi, uccidendo invece un gran numero di animali allevati e sparando sui loro proprietari inferociti dalla loro futile iattanza.
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Quando scoppiò la [[Prima guerra mondiale]], il Regno Unito ruppe i legami diplomatici dell'Egitto con l'[[Impero ottomano]] (che nel novembre del 1914 era entrato in guerra a fianco degli [[Imperi Centrali]]), deponendo l'inviso ʿAbbās Ḥilmī II, dichiarando un [[Protettorato]] britannico sull'Egitto e interdicendo qualsiasi attività nazionalistica per tutta la durata del conflitto mondiale. Malgrado il Consiglio dei Ministri egiziano, gli esponenti principali del ramo legislativo e la popolazione non gradissero affatto tali misure, la presenza militare britannica, aumentata per proteggere il [[Canale di Suez]] dopo una prima offensiva [[Prima offensiva di Suez|ottomano-germanica]] nel 1915, soffocò qualsiasi tentativo di opposizione. Le condizioni belliche portarono a una sensibile inflazione dei prezzi, a restrizioni riguardanti le superficie agricole destinate alla produzione di [[cotone]], alla [[legge marziale]], ad asfissianti controlli riguardo alle libertà civili, alla [[coscrizione]] degli egiziani per condurre campagne militari destinate a porre sotto stretto controllo la [[Palestina]] e la [[Siria]] contro gli Ottomani, sotto la cui sovranità si trovavano le due realtà arabe [[Vicino Oriente|vicino-orientali]] e alla [[requisizione]] di animali da tiro e di generi alimentari ai contadini.
 
=== L'età di Saʿd Zaghlūl. Il ''Wafd'' ===
[[Immagine:Saad Zaghlul.jpg|thumb|left|200px|[[Sa'd Zaghlul|Saʿd Zaghlūl]]]]
Durante la guerra gli egiziani cullarono la speranza che i britannici si sarebbero infine ritirati non appena essa fosse terminata, o che gli alleati dei britannici convincessero Londra della sua ingiusta occupazione dell'Egitto. L'idea d'inviare una rappresentanza (''wafd'' ) politica ai colloqui del dopoguerra, potrebbe essere partita dal nuovo Sultano, [[Fuad I d'Egitto| Fuʾād I]] (''reg.'' 1917–1936). La delegazione fu identificata in [[Sa'd Zaghlul|Saʿd Zaghlūl]], ʿAlī Shaʿrāwī, ʿAbd al-ʿAzīz Fahmī, [[Ahmed Lutfi elal-Sayyed|AhmadAhmed Lutfī alel-SayyidSayyed]], ʿAbd al-Laṭīf al-Makabbātī, Muhammad ʿAlī ʿAllūba, Ḥāmad al-Bāsil e Sīnūt Ḥannā, molti dei quali appartenevano al [[Partito Umma (Egitto)|Partito Umma]] (''Hizb al-Umma'' ). <!--They opened their campaign with a visit by Zaghlûl, Fahmî, and Sha’râwî to Britain’s high commissioner, [[Reginald Wingate|Sir Reginald Wingate]], in November 1918, two days after the [[Armistice with Germany|Armistice]], stating their desire to go to London to negotiate with the Foreign Office for an end to the British Protectorate. A similar request was made the same day by Premier Husayn Rushdî and [[Adli Yakan Pasha|‘Adlî Yakan]]. The British Foreign Office replied that it was too busy preparing for the [[Paris Peace Conference, 1919|Paris Peace Conference]] to meet even an official Egyptian deputation, let alone Zaghlûl, who was convening Egyptian legislators, demanding complete independence, and proposing to head a delegation to the Peace Conference. When Britain challenged the credentials of Zaghlûl and his friends to represent Egypt, his followers set up a committee to gather contributions and circulate petitions, authorizing their ''wafd'' (delegation) to speak for the Egyptian people. Wingate banned political meetings, and the Interior Ministry seized some of the petitions, but Rushdî and ‘Adlî resigned from the cabinet when the Foreign Office refused to see even them. Zaghlûl and his backers sent memoranda to the conference, the US President [[Woodrow Wilson]], the representatives of the Western powers in Egypt, and foreign residents.
 
[[Image:Cairo-Demonstrations1919.jpg|thumb|200px|Egyptian women demonstrated along with men in the [[Egyptian Revolution of 1919|1919 Revolution]] precipitated by the British-ordered exile of nationalist leader Saad Zaghlûl]]