Operazione Steinbock: differenze tra le versioni

All'inizio del [[1944]] [[Adolf Hitler|Hitler]] ordinò al generale della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] [[Dieter Pfeltz]] di organizzare l'operazione Steinbock in risposta ai continui bombardamenti che il ''[[Bomber Command]]'' effettuava sulla [[Germania]]. Pfeltz riuscì a raccogliere, anche sottraendoli al [[fronte orientale (seconda guerra mondiale)|fronte orientale]] e italiano, 447 bombardieri tra [[Heinkel He 177|He 177]], [[Heinkel He 111|He 111]], [[Junkers Ju 88|Ju 88]], [[Junkers Ju 188|Ju 188]], [[Dornier Do 217|Do 217]] e [[Messerschmitt Me 410|Me 410]].<ref>[[#Bonacina1975|Bonacina 1975]], pp. 318-319</ref>.

Il primo attacco della serie partì la notte del 21-22 gennaio 1944. Novantacinque aerei tedeschi puntarono su [[Londra]] riuscendo ad appiccare qualche incendio e a distruggere numerosi edifici, ma la contraerea e i caccia notturni britannici ([[de Havilland DH.98 Mosquito|Mosquito]] e [[Bristol Beaufighter|Beaufighter]]) ne abbatterono 25. Al secondo attacco sulla capitale britannica, la notte del 29-30 gennaio, parteciparono 285 bombardieri (in gran parte Ju 88 e Ju 188) ma 18 vennero abbattuti e i restanti non fecero gravi danni. I civili rimasti uccisi fin'ora furono 107.<ref name=bonacina320/> A febbraio la Luftwaffe tornò su Londra le notti del 18-19, 20-21, 22-23, 23-24 e 24-25 con un totale di circa 1.300 aerei che però non riuscirono a far lievitare in maniera significativa i danni procurati a terra, mentre al contrario aumentavano le loro perdite.