Lavochkin Gorbunov Gudkov LaGG-3: differenze tra le versioni

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L'esigenza di disporre di caccia monomotore di nuova generazione spinse le autorità sovietiche ad emettere le specifiche per i propri uffici di progettazione aeronautica ([[OKB]]) relative a monoposto capaci di velocità dell'ordine dei 600 km/h e propulsi da motori in linea dell'ordine dei 1 000 [[Cavallo vapore|CV]]. La potenza dei motori non era diversa da quella dei [[Motore radiale|radiali]] della precedente generazione di caccia, quali l'[[Polikarpov I-16|I-16]], ma grazie all'[[aerodinamica]] molto più favorita dalla configurazione della snella [[fusoliera]], e del muso in particolare, le prestazioni ottenibili erano, almeno in termini di velocità orizzontale e di picchiata, molto superiori.
 
Il progetto, inizialmente indicato come '''I-22''', era il primo del nuovo [[OKB]] (il n°301) all cui guida venne posto [[Semën Alekseevič Lavočkin]], che aveva come principali collaboratori [[Vladimir Petrovič Gorbunov]], e [[Mihail Ivanovič Gudkov]] (per questa ragione sarebbe divenuto '''LaGG-1''' al variare dello standard per l'attribuzione delle sigle intervenuto nel corso del [[1940]])<ref name=A>{{cita libro|cognome=Boroli |nome=Achille |coautori=Adolfo Boroli |titolo=L'Aviazione (Vol.9)|anno=1983 |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |lingua= |id= |pagine=p.217 }}</ref>
 
Lo sviluppo di tale progetto, portò alla realizzazione del [[prototipo]] che volò per la prima volta il [[30 marzo]] del [[1939]]: nonostante le prove in volo avessero evidenziato aspetti critici, in particolare nella scarsa manovrabilità<ref name=CC/>, il velivolo venne comunque avviato alla produzione di serie<ref name=G>{{cita libro|cognome=Angelucci |nome=Enzo |coautori=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.4) |anno=1979 |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |lingua= |id= |pagine=p.236-7 }}</ref>.
 
Vennero nel frattempo definite numerose modifiche alla struttura: da un lato<ref name=CC/> si hanno notizie del completamento di un centinaio di esemplari di LaGG-1 mentre altre fonti<ref name=G/> indicano che queste modifiche sarebbero state apportate anche agli esemplari in costruzione direttamente sulle linee di montaggio.
 
In ogni caso, in seguito alle variazioni apportate, il velivolo venne così identificato come '''I-301''', per poi acquisire successivamente la denominazione definitiva di '''LaGG-3'''<ref name=A/><ref name=G/>. Le consegne ai reparti ne consentirono l'impiego operativo a partire dal [[1941]]<ref name=G/>.