Cappella Rucellai: differenze tra le versioni

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La cappella è decorata da un ciclo di affreschi trecenteschi molto lacunosi, nonostante i restauri conclusi nel [[1989]]. Quelli della parete di destra sono attribuiti al [[Maestro della Santa Cecilia]], un anonimo allievo di [[Giotto]] attivo tra il 1290 e il 1325 circa. Gli affreschi raffigurano la ''Strage degli innocenti'', il ''Martirio di Sant'Orsola e delle sue compagne'' e forse un ''San Giorgio''. Gli affreschi della parete di fondo sono invece di un maestro giottesco non identificato e risalgono al terzo o quarto decennio del XIV secolo. Descrivono ''la Crocifissione'' (al centro), ''San Domenico'' (a sinistra) e ''san Tommaso d'Aquino'' (a destra).
 
Sull'altare è conservata la ''Madonna col Bambino'' di [[Nino Pisano]], statua marmorea della metà del XIV secolo portata qui solo recentemente. La tavola sulla parete di sinistra fu dipinta da [[Giuliano Bugiardini]] e rappresenta il ''Martirio di Santa Caterina'' (1530-1540). Al centro del pavimento si trova la lastra tombale in bronzo di fra' [[Leonardo Dati (1360-1425)|Leonardo Dati]], già generale dell'[[Ordine Domenicano]], che fu fusa e cesellata da [[Lorenzo Ghiberti]] tra il [[1425]] e il [[1426]]. Anch'essa fu collocata nella posizione attuale solo recentemente.
 
In questa cappella ha soggiornato a lungo, a partire dal 1591, la duecentesca ''[[Madonna Rucellai]]'' di [[Duccio di Buoninsegna]], che originariamente si trovava nella contigua ''[[Cappella Bardi (Santa Maria Novella)|Cappella Bardi]]'', già di patronato della [[Compagnia dei Laudesi]], e che adesso si trova invece alla [[Galleria degli Uffizi]] di Firenze. Fu proprio in virtù di questo lungo soggiorno che la tavola è ancora oggi nota come ''[[Madonna Rucellai]]''.