Fenomenismo: differenze tra le versioni

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[[Kant]] e l'Idealismo ripropongono il fenomenismo della conoscenza sensibile, ma ne fondano la validità sul [[Soggetto (filosofia)|soggetto]] stesso, inteso non più in senso individuale ma bensì generale (o [[trascendentale]] o puro). Il dualismo gnoseologico di base è evidente nella distinzione kantiana tra fenomeni (le immagini mentali) e [[cosa in sé]] (la realtà).
 
La ''psicologia'' della [[Gestalt]] (forma) ripropone un moderno fenomenismo di tipo innatistico, dimostrando che gli oggetti sensibili ci si presentano già preliminarmente in configurazioni tipiche o [[forme]], le quali non derivano dall' esperienza ma servono anzi per darle [[significato]].
 
Su tale strada anche [[Jean Piaget]] individua delle forme o configurazioni tipiche della [[mente]], che si evolvono con la crescita del bambino, e che vengono a costituire concezioni via via più complesse e adattive della realtà. Per Piaget la concezione scientifica esprime la realtà vista dell' adulto, mentre le concezioni magiche, animistiche etc. segnano una evoluzione psichica ancora incompleta. Quindi anche per Piaget la 'realtà' in cui noi viviamo è precostituita dalle configurazioni in cui si dànno gli oggetti quotidiani, e tali configurazuioni o schemi sono innati, tendendo ad una loro spontanea evoluzione.