Pierluigi Torre: differenze tra le versioni

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|Sesso = M
|Immagine =
|LuogoNascita = LecceVieste
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = -1902
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = -1989
|Attività = ingegnere
|Epoca = 1900
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[[Immagine:Lambretta 125 D 1952 b.jpg|right|thumb|Lambretta D 125 del 1952]]
==Biografia==
Sin da giovane molto dedito agli studi, amante della [[matematica]] che considera un bellissimo gioco, riesce a laurearsi appena ventenne alla facoltà di [[ingegneria meccanica]] ed [[ingegneria elettrotecnica|elettrotecnica]] a [[Torino]], per poi, data la sua grande passione per gli aerei e la velocità, conseguirne una seconda in [[ingegneria aeronautica|aeronautica]].<br>
Laureatosi alla facoltà di [[ingegneria]] a [[Milano]], entra nella storia dell'[[aeronautica]] perché negli [[anni 1920|anni venti]] è, insieme all'ingegnere [[Alessandro Marchetti]], {{chiarire|il progettista dell'[[idrovolante]] [[Savoia-Marchetti S.55]] usato per compiere la celebre [[trasvolata atlantica]] di [[Italo Balbo]]}}<!-- Quali? Gli S.55 sono stati realizzati in diverse versioni e con diverse motorizzazioni, e Balbo ha fatto almeno due trasvolate atlantiche: nella prima, ovvero la [[Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile]] del [[1930]]-[[1931|31]] ha usato dei Savoia-Marchetti S.55A, nella seconda, ovvero la [[Crociera aerea del Decennale]] del [[1933]], ha usato dei Savoia-Marchetti S.55X -->. Gli anni della [[seconda guerra mondiale]] lo vedono, con il grado di [[colonnello]], in forza alla [[Direzione Superiore Studi ed Esperienze]] di [[Guidonia]] della [[Regia Aeronautica]].
Proprio a Torino incontra colei che diverrà sua moglie e che da quel momento sarà la sua compagna di vita fino alla morte prematura a soli 54 anni.<br>
LaureatosiIl allasuo facoltànome dientra [[ingegneria]] a [[Milano]], entrapresto nella storia dell'[[aeronauticaaviazione]] perché negli [[anni 1920|anni venti]] è, insieme all'ingegnere [[Alessandro Marchetti|Marchetti]], {{chiarire|il progettista dell'[[idrovolante]] [[Savoia-Marchetti S.55]]; sarà lui a studiare e progettare i motori del velivolo S.55X usato per compiere la celebre [[Crociera aerea del Decennale|seconda trasvolata atlantica]] di [[Italo Balbo]] del [[1933]], partecipando alla ''Crociera del Decennale'' come [[capitano]] alla guida del [[Arma_del_genio#Il_corpo_del_genio_aeronautico|genio aeronautico]].}}<!-- Quali? Gli S.55 sono stati realizzati in diverse versioni e con diverse motorizzazioni, e Balbo ha fatto almeno due trasvolate atlantiche: nella prima, ovvero la [[Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile]] del [[1930]]-[[1931|31]] ha usato dei Savoia-Marchetti S.55A, nella seconda, ovvero la [[Crociera aerea del Decennale]] del [[1933]], ha usato dei Savoia-Marchetti S.55X -->. Gli anni della [[seconda guerra mondiale]] lo vedono, con il grado di [[colonnello]], in forza alla [[Direzione Superiore Studi ed Esperienze]] di [[Guidonia]] della [[Regia Aeronautica]].<br>
Diversi sono i progetti pionieristici in campo [[aeronautica|aeronautico]] a lui attribuibili, tra i quali c'è il brevetto di un sistema di registrazione automatico dei dati di volo che può venire considerato come il precursore della [[scatola nera]]. Anche gli anni della [[seconda guerra mondiale]] lo vedono impegnato nella ricerca, come [[colonnello]] in forza alla [[Direzione Superiore Studi ed Esperienze]] di [[Guidonia]] della [[Regia Aeronautica]]; la sua carriera di ufficiale sarà così brillante da portarlo ad essere [[generale]] quando è ancora solo quarantacinquenne.
 
A guerra finita, nel [[1946]], viene contattato per lavorare in panni [[Civile (status)|civili]] nei ricostruiti stabilimenti milanesi della [[Innocenti]]. È il proprietario e fondatore, l'ingegnere [[Ferdinando Innocenti]], a volerlo e a chiamarlo direttamente; questi infatti è a conoscenza della fama riguardante la sua genialità e il suo valore come ricercatore e progettista aeronautico; la scelta dell'industriale è però dovuta anche al fatto che sa che lui è in possesso di una grande perizia e competenza nel campo di quei materiali leggeri ma molto resistenti che vengono impiegati in aeronautica. La conoscenza nell'applicazione di questo tipo di materiali si rende necessaria perchè [[Innocenti]] intende usarli per la produzione di uno [[Scooter (veicolo)|scooter]] che potesse avere costi contenuti e quindi una larga diffusione popolare.
A guerra finita, svestiti i panni militari, nel [[1947]], nei ricostruiti stabilimenti milanesi della [[Innocenti]], viene incaricato direttamente da [[Ferdinando Innocenti]] di progettare la [[Innocenti Lambretta|Lambretta]]<ref>http://www.sportmediaset.mediaset.it/motori/articoli/articolo47855.shtml</ref>, che, insieme alla [[Piaggio Vespa|Vespa]], diventa il sinonimo e l'[[Iconicità|icona]] dello [[scooter]] in tutto il mondo e che gli vale la nomina quale direttore tecnico della Innocenti. <br> Nel biennio [[1957]]-[[1958|58]] si dedica allo studio di un [[prototipo]] di autovettura [[utilitaria]] che però non entrerà mai in produzione, e negli anni successivi brevetta un sistema di registrazione dei dati in volo che può venire considerato come il precursore della [[scatola nera]]. <br> L'amore e la passione per le [[Rosa (botanica)|rose]] lo vedono anche essere l'[[Ibrido#Flora|ibridatore]] di una particolare varietà di ''rosa blu''. <br>Negli [[anni 1970|anni settanta]] occupa la [[Cattedra#Cattedra universitaria|cattedra]] quale [[docente]] di [[matematica]] al [[Politecnico di Milano]].
Accettata l'offerta, viene pertanto incaricato di progettare e disegnare [[motore]] e [[carrozzeria]] di quella che sarà battezzata [[Innocenti Lambretta|Lambretta]] (nome ispirato dal fiume [[Lambro]], prossimo allo stabilimento), che entra per la prima volta in produzione nel [[1947]] e che, insieme alla [[Piaggio Vespa|Vespa]], diventerà lo [[standard]] e il [[simbolo]] dello [[scooter]] in tutto il mondo; l'enorme successo del prodotto gli vale la nomina quale direttore tecnico della Innocenti dove lavorerà ininterrottamente dal 1946 fino al [[1962]].<br> Non abbandona però la sua grande passione per la velocità; parallelamente allo sviluppo dei mezzi da strada, in questi anni, insieme a un gruppo di giovani e talentuosi ingegneri e piloti che saranno protagonisti dell'epopea della ingegneria motoristica italiana del dopoguerra, tra questi [[Giulio Alfieri]], [[Luigi Cassola]], [[Riccardo Rizzi]], [[Romolo Ferri]], si applica anche alla ideazione ed evoluzione di prototipi di Lambretta da corsa con i quali vince molte gare e batte molti record di velocità e di durata. Leggendario è il cosiddetto ''siluro'', un modello di Lambretta [[Carenatura (motociclismo)|carenato]], con il quale viene fissato, nel [[1951]], il celebre record sul chilometro lanciato. Sfortunatamente gran parte della documentazione cartacea, quella relativa agli studi, i disegni, gli appunti riguardanti la nascita e le varie evoluzioni della Lambretta, è andata irrimediabilmente perduta, poichè, quando il marchio viene ceduto al governo [[India|indiano]] nel [[1972]], tutto l'archivio viene portato in un magazzino che in seguito subirà un disastroso allagamento.<br>
Mentre qualche invidia all'interno della ditta lo fanno sollevare da un incarico riguardante la partecipazione all'ideazione di un'automobile di piccole dimensioni, nel biennio [[1957]]-[[1958|58]] si dedica anche allo studio di un [[prototipo]] di autovettura [[utilitaria]] che dovrebbe essere completamente costruita all'interno della Innocenti, ma che però non entrerà mai in produzione; infatti, nel [[1959]], la dirigenza dell'azienda decide di accantonare definitivamente ogni progetto di costruire autonomamente un'autovettura, specialmente per non entrare in conflitto con la [[FIAT]].<br>
Una volta abbandonato il suo lavoro di direttore tecnico all'interno della Innocenti, negli [[anni 1970|anni settanta]], occupa la [[Cattedra#Cattedra universitaria|cattedra]] quale [[docente]] di ''[[Disegno tecnico|Disegno]] di [[Macchine]] e [[Progettazione]]'' al [[Politecnico di Milano]]; insegnamento che esercita quasi fino ai suoi ultimi giorni di vita, generalmente avendo come proprio assistente l'ingegnere [[Luigi Cassola]], quel Luigi Cassola, classe [[1919]], che fu anche ingegnere responsabile del Centro studi Innocenti tra il [[1947]] e il [[1977]], oltre che il collaudatore e capomeccanico insieme al quale elabora la Lambretta dei vari record mondiali di velocità, durante i quali Cassola è spesso anche il pilota.
 
Si racconta che l'ingegnere Torre sia stato molto appassionato di [[fotografia]] [[Tridimensionalità|tridimensionale]] (realizzata tramite [[Fotocamera|macchine]] fornite di un doppio [[Obiettivo fotografico|obiettivo]]) e di [[musica]].
La regista [[Roberta Torre]], nipote dell'ingegnere, sta girando un film dal titolo "Rose e matematica" sulla figura e sulla vita del suo celebre nonno, che uscirà nel [[2011]] <ref>http://forum.festivaldelcinemaeuropeo.it/pdf/ROSE-E-MATEMATICA-ita.pdf</ref>.
Proprio per questo suo amore, nonostante un carattere particolarmente riservato, l'unica deroga che concede al suo evitare le uscite mondane sono proprio i concerti alla [[Teatro alla Scala|Scala]] di cui fu un grandissimo appassionato e ai quali si reca, quando la moglie ormai malata non è più in grado di accompagnarlo o è venuta a mancare, con la figlia Mariella.<br>
Sono però le [[Rosa (botanica)|rose]] la sua più grande e intima passione, alla quale si applica, fedele alla sua formazione scientifica, con metodo altrettanto rigoroso quanto quello dei suoi studi ingegneristici e matematici. Non solo ne tiene sempre qualcuna sul proprio tavolo di lavoro e le fa piantare, curandole personalmente, tanto nella sua villa di [[Stresa]] quanto davanti al Centro Studi Innocenti, ma le rende anche oggetto di ricerca.
Tanto che, attraverso molti esperimenti e l'utilizzo di [[talea|talee]], riesce ad essere l'[[Ibrido#Flora|ibridatore]] di una particolare varietà di rosa di colore blu che fino ad allora non esisteva in natura, se non tinta artificialmente. La ''rosa blu'' rappresenta per lui il coronamento di un sogno nonostante sia una rosa di difficile commercializzazione anche perchè non riesce a mantenere a lungo il proprio particolare colore.
 
La regista [[Roberta Torre]], nipote dell'ingegnere, sta girando un film dal titolo "Rose e matematica" sulla figura e sulla vita del suo celebre nonno, che presumibilmente uscirà nel [[2011]] <ref>http://forum.festivaldelcinemaeuropeo.it/pdf/ROSE-E-MATEMATICA-ita.pdf</ref>, dal titolo "Rose e matematica" sulla figura e sulla vita del suo celebre nonno.
 
== Note ==