Caterina Volpicelli: differenze tra le versioni

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Caterina Volpicelli nasce a [[Napoli]] il [[21 gennaio]] [[1839]] da Pietro e Teresa de Micheroux.
 
La sua famiglia apparteneva all'alta borghesia napoletana ed era di profonda [[fede]] [[Cristianesimo|cristiana]]. Dopo un'adolescenza trascorsa nell'amore per il teatro, la musica, lo studio delle lettere, in seguito a una forte crisi esistenziale cominciò a prendere coscienza di essere chiamata alla vita religiosa.
 
Ella dapprima ritenne che la sua vocazione fosse per la vita [[Contemplazione|contemplativa]], di cui fece esperienza, ma che dovette abbandonare per la sua gracile salute. Soprattutto padre [[Ludovico da Casoria]] l'aiutò a discernere che era chiamata a vivere i consigli [[Vangelo|evangelici]] "restando in mezzo alla società". Si dedicò allora con alcune collaboratrici alla diffusione dell'Apostolato della preghiera. Tramite Padre Ramière la Volpicelli venne a contatto con una fondazione francese che si proponeva le sue stesse finalità.
 
L'istituzione francese era aggregata alla nascente Congregazione dei [[Missionari del Sacro Cuore di Gesù]] di [[Jean Jules Chevalier]]. Era denominata "Terz'ordine del Sacro Cuore" ed era guidata da [[Louise-Thérèse de Montaignac]].
 
L'[[arcivescovo]] di [[Napoli]], [[Sisto Riario Sforza]], avendo compreso che la nascente fondazione napoletana aveva una propria originalità nei confronti di quella della de Montaignac stabilì che le due istituzioni si separassero. Sempre nel [[1874]], la fondazione della Volpicelli ricevette l'approvazione dell'arcivescovo di Napoli e venne denominata Pia Unione delle Ancelle del Sacro Cuore.
 
Caterina avvertì l'esigenza che la sua opera avesse anche l'approvazione della [[Santa Sede]].
 
L'originalità, la novità di forme della sua fondazione, che mirava ad essere riconosciuta come autentico istituto religioso, con professione pubblica dei voti, suscitarono non poche perplessità ed aperte ostilità, particolarmente nell'ambiente ecclesiastico romano. Le varie difficoltà vennero superate e nel mese di [[giugno]] del [[1890]] l'Istituto delle [[Ancelle del Sacro Cuore di Santa Caterina Volpicelli|Ancelle del Sacro Cuore]] ottenne il [[decretum laudis|Decreto di Lode]] da parte della [[Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica|Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari]], senza che le sue forme innovative venissero modificate.
 
Caterina Volpicelli concluse la sua esistenza terrena il [[28 dicembre]] [[1894]], lasciando in grande incertezza la giovane istituzione, che avrebbe avuto ancora bisogno della sua presenza carismatica.