GAP volante: differenze tra le versioni

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{{quote|I gapisti volanti erano l'avanguardia di questa avanguardia, i combattenti scelti di questi reparti scelti.|[[Guido Nozzoli]]<ref>"Napoleone" in ''Quelli di Bulow'', Editori Riuniti, 1957, p. 198.</ref>}}
 
Il '''GAP volante''' era un gruppo selezionato di [[Gruppi di Azione Patriottica|gappisti]] selezionati ed incaricati di compiere audaci operazioni di sabotaggio e colpi di mano a vasto raggio, operante nella provincia di [[Ravenna]] durante lail lottaperiodo didella [[Resistenza italiana|Resistenza]] contro il [[nazifascismo]].<br>
Ideati nella primavera del [[1944]] nel contesto della "[[pianurizzazione]]" della lotta [[partigiano|partigiana]] teorizzata dal loro comandante [[Arrigo Boldrini]], essi erano scorporati dalla struttura dei GAP e dipendevano direttamente dal Comando Militare provinciale.
Al fine di impedire che i partigiani venissero riconosciuti, la caratteristica dei GAP volanti era la l'estrema mobilità: agendo in zone sempre differenti e soprattutto lontane dai luoghi in cui vivevano, essi sapevano di potere contarecontavano su una rete di rifugi sicuri presso case mezzadrili ed operaie sparse su tutto il territorio provinciale, in cui nascondersi rapidamente e scomparire dopo aver compiuto le loro incursioni.
 
== Il GAP volante di Ravenna ==
[[Immagine:Walter-suzzi.jpg|thumb|150px|''Sputafuoco'']][[Immagine:Umberto-Ricci.jpg|thumb|150px|''Napoleone'']] Il GAP volante operante nella città di Ravenna, appartenente al Distaccamento "[[Terzo Lori]]" della [[28ª Brigata GAP "Mario Gordini"]], si distinse nell'estate del [[1944]] come uno dei più attivi ed audaci.<br>
 
Il gruppo, formato dal comandante [[Walter Suzzi]] ''(Sputafuoco)'' e da [[Dino Rondoni]] ''(Pablo)'', [[Giuseppe Bondi]] ''(Nopi)'', [[Fulvio Raffoni]] ''(Geppetto)'', fu protagonista di azioni spericolate, mirate al sabotaggio, alla raccolta di armi ed a generare un clima di insicurezza nel territorio controllato dai nazifascisti, non di rado all'insegna della beffa nei confronti dell'avversario (una caratteristica questa tipicamente romagnola, come anche nel caso della [[Banda Corbari]]).<br>
Con la cattura e l'uccisione di ''Sputafuoco'' - avvenuta il [[18 luglio]] [[1944]] - al comando del gruppo subentrò [[Umberto Ricci (partigiano)|Umberto Ricci]] ''(Napoleone)''. Da quel momento le operazioni assumeranno caratteristiche diverse, sia negli obbiettivi che nelle modalità, diventando micidiali.<br>
LaCon primala azionecattura condottae sottol'uccisione ladi guida''Sputafuoco'' di- avvenuta il [[18 luglio]] [[1944]] - al comando del gruppo subentrò [[Umberto Ricci (partigiano)|Umberto Ricci]] ''(Napoleone)'', che dette alle operazioni un'impronta diversa, sia negli obbiettivi che nelle modalità. La prima di queste azioni fu l'eliminazione del soldato delle [[brigateBrigate nere|brigatisti neroNere]] [[Primo Tabanelli]], soprannominato ''S-ciantèn'', l'assassino(che diuccise Walter Suzzi), a cui seguirono altri simili episodi.<br>
{{cn|L'inserimento di Ricci nel GAP provocò tuttavia un certo disorientamento tra i suoi componenti: fino ad allora il gruppo aveva operato con prudenza e calcolo per cui l'irruenza del nuovo capo li lasciò perplessi: d'altra parte egli si assumeva sempre in prima persona il maggior rischio nel corso dell'azione, affrontando frontalmente ed allo scoperto le sue vittime.<br>}}
Il [[18 agosto]] del [[1944]] ''Napoleone'' riuscì ad individuare e colpire a morte in pieno centro a Ravenna unoil deimilite più temuti miliziani fascisti,fascista [[Leonida Bedeschi]], noto anche tra i suoi camerati come ''Catìveria'': l'improvvisazione con cui fu condotta l'azione gli fu tuttavia fatale, edprovocandone egli venne immediatamentel'immediata catturatocattura. {{cn|Lungamente torturato}} daidalle brigatistiBrigate neriNere, fu infinevenne impiccato una settimana dopo per rappresaglia assieme ad altri partigiani al Ponte degli Allocchi.
Privato per la seconda volta nel giro di un mese del proprio comandante, cambiate le condizioni di lotta sul territorio, l'attività del GAP volante ravennate cesserà progressivamente di avere una specifica operatività - come pure gli altri omonimi - mentre i suoi membri continueranno a combattere all'interno della [[Brigata]] sino alla [[Caduta della Repubblica Sociale Italiana|Liberazione]].
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<references/>
 
== Bibliografia ==
* M. Ferrari - G. Minguzzi, ''Alcuni aspetti della lotta armata in pianura'', in G.F. Casadio - L. Casali (a cura di), "Le campagne ravennati e la Resistenza. Mezzo secolo di rivendicazioni e di lotte contadine", Ravenna, 1977.
* G.Franco Casadio - Rossella Cantarelli, ''La Resistenza nel Ravennate'', Edizioni del girasole, Ravenna, 1980.
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* [[Gianni Giadresco]], ''Guerra in Romagna 1943-1945'', Il Monogramma, Ravenna, 2004.
 
== Voci correlate ==
* [[28ª Brigata GAP "Mario Gordini"]]
* [[Arrigo Boldrini]]
* [[Walter Suzzi]]
* [[Umberto Ricci]]
 
{{Antifascismo}}
 
{{Portale|Fascismo|storia}}