Asvero Gravelli: differenze tra le versioni

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Asvero Gravelli fu un importante gerarca fascista, rappresentante del fascismo intransigente e direttore della rivista mensile ''[[Antieuropa]]'' (fondata nel [[1929]]).
Fu una delle figure più significative della “seconda ondata” fascista: durante gli [[anni trenta]] aderì, con altri giovani delusi dalla sclerotizzazione del regime, all'ideale di un universalismo fascista: si proponeva quindi una rivoluzione permanente contro la vecchia Europa democratica in nome di una nuova Europa fascista.
 
Nei suoi propositi le guerre intraprese dal fascismo e soprattutto la [[Seconda guerra mondiale]] avrebbero dovuto realizzare il progetto di rinnovamento [[rivoluzionario]] e antidemocratico dell'Europa a questo progetto dava un certo ascolto lo stesso [[Mussolini]].
 
Aderì con entusiasmo<ref>v. la recensione al suo ''Razza in agonia'', pubblicata nel 1939 sul ''Resto del Carlino'' [http://forum.stirpes.net/italo-dalmatian-gallo-italian/13012-razza-agonia-massimo-scaligero.html]</ref> alla campagna razzista del [[1938]], che accompagnò e seguì le [[leggi razziali fasciste]].
 
== Biografia ==
Asvero Gravelli, anche in base ad un'impressionante somiglianza con Mussolini, era indicato all'epoca come figlio naturale del [[Duce]] (e il pettegolezzo è vivo ancora oggi <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/26/mio_segreto_nonno_era_Mussolini_co_9_050126070.shtml Lo riporta ancora nel 2005 un articolo del ‘‘Corriere della Sera]</ref>). Ciò sembra assai poco probabile, considerando che è nato nel [[1902]], quando Mussolini aveva appena 19 anni.
 
Fu comunque aiutato nella carriera dal Duce che lo trattava proprio come un figlio.
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Fu infatti nominato Console della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]] (MVSN) e consigliere della [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni]].
 
Nel [[1935]], a Roma, fondò il movimento ''[[Antieuropa]]'', di cui fu portavoce l'omonima rivista edita dalla sua casa editrice Nuova Europa. Nel [[1936]] fu fondatore del quotidiano "Ottobre".
 
Tutte le guerre del fascismo lo videro partecipare come volontario: dopo il [[Guerra d'Etiopia|conflitto con l'Etiopia]] partecipò alla [[guerra di Spagna]], durante la quale fu ferito due volte e due volte decorato.
 
Dopo l'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre]], aderì tra i primi alla [[Repubblica socialeSociale italianaItaliana]] (RSI) e Mussolini lo nominò Sottocapo di S.M. della [[Guardia Nazionale Repubblicana]].
 
Dopo la [[caduta della Repubblica Sociale Italiana]] fu catturato dai [[partigiani]] e imprigionato per qualche mese nel [[carcere di San Vittore]] a Milano.
 
Morì nel [[1956]], subito dopo aver pubblicato una biografia di Mussolini, incentrata sui suoi inizi di agitatore socialista in [[Romagna]].
 
== Curiosità ==
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{{Portale|Fascismo|politica}}
 
[[Categoria:Politici del Partito Nazionale Fascista]]
[[Categoria:Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale]]
[[Categoria:Personalità della Repubblica Sociale Italiana]]