Registrazione video magnetica: differenze tra le versioni

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Il termine '''Registrazione Video Magnetica (RVM)''' si riferisce a sequenze video che, per poter essere trasmesse in televisione in differita oppure archiviate per usi successivi, sono state registrate su nastro magnetico con la tecnologia della [[videoregistrazione]] analogica.
 
La tecnologia si sviluppò in ambito televisivo durante gli anni '50 del ventesimo secolo. Una delle prime applicazioni fu la trasmissione dello stesso programma televisivo in orari diversi, per ovviare alle differenze di fuso orario presenti attraverso gli Stati Uniti. Nel corso degli anni '60, '70 e '80 fu sfruttata ampiamente, per esempio per la realizzazione di servizi telegiornalistici.
 
In ossequio a quest'ultimo uso, il termine viene oggigiorno ampiamente usato in televisione (soprattutto nei [[reality show]] più recenti) per designare un qualsiasi filmato registrato e messo in onda, anche se realizzato con una tecnologia diversa come la [[Video digitale|registrazione digitale]].
 
Esiste anche una seconda possibile espansione dell'acronimo RVM, ossia Riversamento Video Magnetico. In tale accezione, l'RVM era una tecnica adottata nel montaggio e nella post-produzione dei film nel mondo del cinema. Si trattava di un metodo impegnativo in termini di complessita'complessità e di attrezzature necessarie, poiché richiedeva due [[monitor]] e due [[videoregistratore|videoregistratori]] per poter passare il girato da un nastro all'altro.
 
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