Antonio Buono: differenze tra le versioni

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Per il suo comportamento L'[[ANPI]] gli darà il riconoscimento di patriota <ref name= AssocNazioPartigiani> documento dell’ANPI ( Associazione Nazionale Partigiani) su qualifica patriota </ref>. L'episodio è ricordato nella biografia di Alda Costa scritta da Autunno Ravà <ref name= AldaCosta />.
 
Nell’[[ottobre]] [[1945]] è Pubblico Ministero nel processo contro Carlo De Sanctis. Il De Sanctis dal [[23 febbraio]] [[1943]] era a Ferrara come capo dell’ufficio politico della Questura ed era capo della banda fascista che dal [[luglio]] [[1944]] aveva compiuto sevizie, maltrattamenti e assassini in accordo con le SS. L’episodio più noto è l’eccidio avvenuto nei pressi del Caffè del Doro<ref>[http://www.telestense.it/news/gli-eccidi-nazifascismi-di-ferrara.html ulteriori notizie sull'eccidio del Caffé del Doro]</ref> dove 7 antifascisti vennero trucidati nel [[novembre]] del [[1944]]. Per il De Sanctis e altre 4 persone, Domenico Apollonio, Luigi D’Ercole, Giulio Valli, e Mario Balugani il P.M. A. Buono chiese e ottenne la condanna a morte, il [[4 ottobre]] [[1945]] dalla Corte d'Assise Straordinaria di Ferrara. La Cassazione il [[12 febbraio]] [[1946]] annullò la sentenza e la pena fu ridotta in seguito all’amnistia.
 
Amante dello sport e grande tifoso del Napoli ha fatto parte della C.A.F. ([[Commissione di Appello Federale]]) della F.I.G.C.