Radiazione infrarossa: differenze tra le versioni

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La '''radiazione infrarossa''' ('''IR''') è la [[radiazione elettromagnetica]] con una [[frequenza]] inferiore a quella della [[luce visibile]], ma maggiore di quella delle [[onde radio]]. Il termine significa "sotto il rosso" (dal [[lingua latina|latino]] ''infra'', "sotto"), perché il [[rosso]] è il colore visibile con la frequenza più bassa. La radiazione infrarossa ha una [[lunghezza d'onda]] (che è uguale alla velocità della luce divisa per la frequenza) compresa tra 700 [[nanometro|nm]] e 1 [[millimetro|mm]]. Viene spesso associata con i concetti di "[[calore]]" e "radiazione termica", poiché ogni oggetto con temperatura superiore allo zero assoluto (in pratica qualsiasi oggetto reale) emette spontaneamente radiazione in questa banda (aumentando la temperatura, il picco si sposta sempre più verso il [[luce visibile|visibile]] finché l'oggetto non diviene [[incandescenza|incandescente]]).
 
Il limite inferiore dell'infrarosso veniva spesso definito come 1 mm poiché a questa lunghezza d'onda termina l'ultima delle bande [[Radio (elettronica)|radio]] classificate ([[Extremely high frequency|EHF]], 30–300 GHz). Ciononostante, la regione da circa 100 [[micron|µm]] a 1 mm era considerata una "terra di nessuno", difficilmente indagabile a causa della mancanza di sensori e soprattutto di sorgenti luminose adatte ad operare in questa banda. Recentemente queste limitazioni tecniche stanno cadendo, dando origine ad una intensa attività di ricerca su questa parte dello [[spettro elettromagnetico]] che si preferisce ormai definire regione della '''[[radiazione terahertz]]''', detta anche dei "raggi T".
 
== Classificazioni ==