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Nacque a Galeata (attualmente in provincia di Forlì - Cesena, allora in provincia di Firenze) nel 1920, compie gli studi medi e ginnasiali nel [[Seminario]] vescovile di [[Sansepolcro]] e quelli liceali, filosofici e teologici nel Seminario Arcivescovile di Firenze. Viene ordinato prete a Sansepolcro il [[17 marzo]] [[1945]] dal vescovo mons. [[Pompeo Ghezzi]]. Inizialmente svolge il ministero parrocchiale a [[Rondinaia]] e [[Poggio alla Lastra]] e successivamente a [[Pieve Santo Stefano]]. Nell'ottobre [[1964]] viene nominato canonico della Basilica Cattedrale di Sansepolcro e archivista della Curia Vescovile. Tra 1964 e 1966, inoltre, collabora attivamente con il vescovo [[Abele Conigli]] per l'applicazione in [[Diocesi di Sansepolcro]] delle riforme operate dal [[Concilio Vaticano II]]. In seguito è anche rettore del Seminario Vescovile di Sansepolcro, vicario generale della diocesi (1978-1986) e proposto del capitolo della Basilica Cattedrale.
 
In qualità di direttore dell'Archivio Vescovile, dal 1964 al 1995, ha curato il riordino dell'intero [[archivio]] diocesano e dell'archivio capitolare; inoltre, ha costituito la [[Biblioteca]] Vescovile, collocata all'interno dell'episcopio di Sansepolcro, incrementando l'antica biblioteca del Seminario diocesano. Come ricorda nell'autobiografia, pubblicata nel 1997, si è occupato personalmente del trasferimento dei 13.700 volumi dal palazzo del seminario all'episcopio, con un lavoro di anni terminato nell'ottobre del [[1991]] e {{citazione necessaria|grazie al suo intervento economico personale ha reso possibile il restauro del fondo diplomatico dell'Archivio Vescovile}}, contenente quanto rimane dell'archivio dell'antica abbazia benedettina, poi camaldolese, di [[Sansepolcro]]. Tra le sue pubblicazioni si segnalano ''Sansepolcro nel periodo degli abati'', saggio critico e documentato sulla storia medievale della città per cui sono stati utilizzati per la prima volta i documenti dell'archivio dell'antica abbazia, e ''I vescovi di Sansepolcro'', storia della diocesi attraverso le biografie dei suoi vescovi dalle origini al 1967 pubblicata in quattro volumi. Lasciata Sansepolcro nel [[1995]] per trasferirsi a [[Rufina]], ha continuato a seguire la vita culturale altotiberina. Il [[21 aprile]] di quell'anno il Comune di Sansepolcro gli conferisce il riconoscimento di "cittadino benemerito" con questa motivazione: {{quote|per aver saputo coniugare la propria testimonianza di fede e di servizio alla comunità di Sansepolcro con il profondo amore per la sua stria e la sua arte, collaborando con le Istituzioni cittadine e offrendo un contributo intelligente e determinante alla conoscenza degli e eventi passati e alla conservazione e valorizzazione di un prezioso patrimonio artistico che la sua instancabile opera ha salvato da sicura dispersione|}}
Nel [[1996]] è tra i soci fondatori dell'Associazione Storica dell'Alta Valle del Tevere.
È morto a [[Firenze]] all'età di 87 anni.