Direttiva CEE 89/106 sui prodotti da costruzione: differenze tra le versioni

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La '''direttiva europea 89/106/CEE''', o '''direttiva prodotti da costruzione''', comunemente detta ''CPD'' dalla denominazione inglese ''Construction Products Directive'', ha l'obiettivo di assicurare che i prodotti da [[costruzione]] che vengono immessi sul mercato siano costruiti o realizzati in modo che l’opera di costruzione nella quale sono integrati rispetti alcuni requisiti ritenuti essenziali per la sicurezza, la salute e altre esigenze di ordine collettivo dell’utenza.
 
Dal 18 gennaio 2011 tale Direttiva è stata abrogata: il Parlamento europeo in seduta plenaria ha approvato infatti il Regolamento che fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei Prodotti da Costruzione all’interno dell’Unione Europea abrogando al contempo la CPD-Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106/CEE.
Tale Regolamento dei Prodotti da Costruzione (CPR-Construction Products Regulation) al contempo sostituisce la CPD-Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106/CE e governerà il mondo dell’edilizia per il prossimo futuro con una particolare attenzione, come obiettivo:
- alle piccole e alle microimprese
- alla difesa della salute dei lavoratori
- alla difesa dei consumatori
- alla difesa dell’ambiente.
 
Ha applicazione immediata e non necessita di recepimento da parte degli Stati Membri a differenza delle Direttive che vanno accolte nell'ordinamento legislativo da apposite leggi.
 
Non tutti i prodotti da costruzione sono interessati dalla CPD ma soltanto quelli devono essere permanentemente incorporati (per tutta la loro vita utile) nelle opere di costruzione intese come Edifici ed Opere di Ingegneria Civile.