Maria Pellegrina Amoretti: differenze tra le versioni

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Nipote del letterato e scienziato [[Carlo Amoretti]], a dodici anni parlava le due lingue classiche - [[lingua latina|latino]] e [[lingua greca|greco]] - e a quindici anni discuteva di [[filosofia]] e [[fisica]]; studiò [[giurisprudenza]] sui libri del fratello maggiore.
 
Nonostante l'indubbio valore, trovò notevole difficoltà nel laurearsi a causa della condizione femminile. Dopo essere stata rifiutata dall'[[Università di Torino]], si laureò a ventuno anni in Ragion Civile (''[[Iure utroque]]'', [[Diritto]]) all'[[Università di Pavia]] il [[25 gennaio]] [[1777]], riuscendo infine ad ottenere il riconoscimento legale aldel suo dottorato grazie ad una serie di tesi, una delle quali concerneva la figura di [[Beatrice d'Este]]. Riconoscimenti per il valore del suo dottorato furono un ''dottorale anello'', una ricca ''ciarpa'' con incisa la frase ''Ob juri scientiam Academia Ticinensis dat libenter merito'' e una corona di [[lauro (arbusto)|lauro]].
 
Il contemporaneo poeta [[Giuseppe Parini]] le dedicò l'ode ''La laurea'' (''Per la laurea in ambe le leggi conferita nella R. Università di Pavia alla Signora Maria Pellegrina Amoretti d'Oneglia. Ode'').