Marco Aurelio Cotta (console 74 a.C.): differenze tra le versioni

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Fratello di [[Gaio Aurelio Cotta]], [[console (storia romana)|console]] nel [[75 a.C.]], venne eletto console per l'anno [[74 a.C.]], con [[Lucio Licinio Lucullo]] come collega. Durante il suo mandato, [[terza guerra mitridatica|scoppiò nuovamente la guerra]] contro [[Mitridate VI del Ponto]]: sebbene la conduzione delle operazioni fosse affidata a [[Metello]], Cotta ricevette il governatorato sulla [[Bitinia (provincia romana)|Bitinia]]<ref name="AppianoMitridatiche71">[[Appiano di Alessandria|Appiano]], ''Guerre mitridatiche'', 71.</ref> e una flotta per difendere la [[Propontide]]. Quando Mitridate entrò in Bitinia, Cotta fu obbligato a ritirasi verso [[Calcedonia]],<ref name="AppianoMitridatiche71"/> dove era ancorata la flotta: nella battaglia che ne seguì, non solo Cotta fu sconfitto e obbligato a rifugiarsi nella città, ma perse anche tutta le sue sessantaquattro navi. Mitridate, però, rivolse la sua attenzione altrove, e Cotta si salvò.
 
Tornato a [[Roma antica|Roma]], accusò il proprio [[Questore (storia romana)|questore]] [[Publio Oppio]] di collusione col nemico e nel processo che ne seguì Oppio venne difeso da [[Marco Tullio Cicerone]]. In seguito venne accusato da [[Gneo Papirio Carbone]] di aver estorto denaro durante la sua amministrazione della Bitinia e venne condannato.
 
==Note==
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== Bibliografia ==