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L'astinenza volontaria dal cibo ricorre sovente nella storia dell'umanità, legata al rituale religioso, propriziatorio, espiatorio, igienico. In qualche modo le pratiche igieniste, riconducibili al [[vegetarianesimo]] e alla pratica del digiuno, hanno una storia millenaria, sebbene riscoperte solo nel XIX secolo. Nella cultura greca troviamo Ippocrate, con il suo motto "la natura è sovrana medicatrice dei mali", che impiega nei suoi trattamenti medici il [[digiunoterapia|digiuno terapeutico]]<ref>{{cita web|autore= Sebastiano Magnano|url=http://digilander.libero.it/naturopatia/storia.htm|titolo=Storia del digiuno. Il digiuno nell'antichità. Ippocrate (Cos 460 a.C.) e il digiuno. Il digiuno nei testi ippocratici|accesso=03-03-2011}}</ref>. Nella Magna Grecia [[Pitagora]] è un praticante esoterico del vegetarianesimo e del digiuno. I [[pitagorici]] si astenevano dal consumo della carne, anzi sembra fossero terrorizzati dalle uccisioni di esseri aventi un'anima e dagli uccisori da cui si tenevano sempre lontano<ref>Carmelo Fucarino, ''Pitagora e il vegetarianismo'', Antonio Giannone ed., Palermo, pag. 22</ref><ref>Anche gli indumenti usati non erano fatti di fibra animale (lana), ma di lino</ref>. Inoltre, molti grandi uomini della Grecia antica praticavano il digiuno, tra i quali Socrate, Platone.
 
Sembra che il numero 40 sia molto ricorrente nei digiuni esoterici e religiosi come quelli praticati da [[Pitagora]], [[Mosè]], [[Elia]] [[Gesù]], [[San Francesco]] e altri. Si tratterebbe, in riferimento all'ottica igienista, del digiuno cosiddetto completo, che si aggirerebbe sui quaranta giorni per un una persona di corporatura media, ovvero di un digiuno protratto fino al punto, ma non oltre, in cui le riserve diventano insufficienti a nutruire l'orgarnismo e oltre il quale il corpo incomincerebbe ad intaccare i tessuti vitali, entrando nella cosiddetta fase di inanizione<ref name="vera_fame">Riguardo al ritorno della vera fame Sebastiano Magnano in un intervista dice: "Il professor Luciani lo descriveva come un impulso ben preciso: se non lo si soddisfa subito, subentra la morte entro 48-72 ore al massimo. In ogni caso, dopo aver perso il 40% del peso corporeo si è in imminente pericolo di vita". - {{Cita news |url=ttp://www.ilgiornale.it/interni/il_profeta_digiuno_cura_pazienti_tenendoli_10_giorni_senza_mangiare/17-09-2006/articolo-id=119310-page=2-comments=1|titolo=Il profeta del digiuno cura i pazienti tenendoli 10 giorni senza mangiare|accesso=06-03-2011|lingua = it |autore = |nome =Stefano |cognome = Lorenzetto |pubblicazione = Il Giornale |giorno = 17 |mese =settembre |anno =2006 |data = 17 settembre 2006}}</ref>. Il campanello d'allarme è il ritorno della vera "fame".<ref name="40 giorni">Nel Vangelo si legge che dopo 40 giorni e 40 notti nel deserto, Gesù ebbe fame e venne tentato dal demonio. Secondo la lettura che ne da Magnano, si tratterebbe di un allegoria del ritorno della "vera fame" dove si è "tentati" a mangiare di tutto. ({{cita web|url=http://www.salute-scuola.it/digiuno/digiuno_terapeutico.htm|titolo=Digiuno. Conoscere il digiuno e viverne l'esperienza con il digiuno di gruppo. Digiuno e spiritualità|accesso=24-02-2011}})</ref>
 
Gli esempi adducibili in merito alle "pratiche igienistiche ''ante litteram''" sono sterminati e ampiamente attestati storicamente in tutte le culture (fenici, assiri, babilonesi, druidi, nativi americani, popoli pre-colombiani, indiani, giapponesi, cinesi, arabi, in riti tribali africani e australiani, ecc.)<ref name="promisland" />, nelle maggiori religioni: nei testi Veda, nel bramanesimo, nell’ induismo, nel giainismo, nel buddismo tibetano. Praticavano il digiuno gli esseni, i sufi, i catari, i terapeuti, gli stiliti e molti celebri anacoreti<ref name="promisland">{{cita web|url=http://www.promiseland.it/2007/06/06/storia-del-digiuno/|titolo=Storia del digiuno|accesso=03-03-2011}}</ref>.
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In genere (ma non sempre) dopo uno o due tre giorni di digiuno<ref>"Il fatto sorprendente [per i neofiti] è che dopo uno o pochi giorni di digiuno, la maggior parte delle persone hanno una scarsa o propriamente nessuna voglia di cibarsi. Il desiderio di mangiare è dettato da una combinazione di fattori psichici e fisiologici. Sembra che la fame o l'appetito sia provocata dall'attività di alcune cellule del cervello all'interno del cosiddetto "centro di appetenza" (o "appetito") dell'ipotalamo che reagisce rispondendo al livello di glucosio presente nel sangue. Durante il digiuno, il corpo inizia a bruciare il grasso come combustibile e il centro d'appetito diventa temporaranemente desensibilizzato alla presenza di glucosio nel sangue. Ciò rende possibile digiunare senza avvertire i morsi della fame. La maggior parte delle persone riferiscono uno desiderio minimo per il cibo durante il digiuno, senza essere dominati dall'impulso e dall'urgenza di mangiare. Ciò rende possibile alla maggior parte delle persone digiunare comodamente per diverse settimane e oltre.</ref> lo stimolo della fame cessa".<ref>({{cita web|url=http://naturalhygienesociety.org/|titolo=What to expect on your first fast.|accesso=26-02-2011}})</ref><ref>"Viene di solito detto che il completamento del digiuno si avverte allorché vi è il ritorno dell'appetito e la lingua diventa pulita. Sfortunatamente, sebbene ciò possa succedere nelle malattie acute dopo brevi digiuni, questi sintomi classici raramente appaiono nei digiuni lunghi e, comunque, non sono buoni indizi per determinare quando interrompere un digiuno. Ci sono numerosi altri segnali che indicano quando un digiuno dovrebbe essere interrotto e, ad ogni modo, i digiuni lunghi dovrebbero essere condotti sempre sotto la sorveglianza di un esperto medico igienista che ne ha avuto esperienza". ({{cita web|url=http://naturalhygienesociety.org/articles/fasting1.html|titolo=Introduction to fasting|accesso=26-02-2011}})</ref> e ritorna dopo un digiuno completo<ref>I digiuni si possono classificare secondo la durata (brevi, medi, lunghi, completi). Esistono inoltre i digiuni (di breve durata, magari ripetuti) cosiddetti "secchi", ovvero senza assunzione idrica. Un'altra distinzione importante va fatta tra i ''digiuni terapeutici'' (la cui gestione presuppone categoricamente la stretta osservanza di un medico igienista) e quelli definiti a titolo indicativo "disintossicanti" o depurativi.</ref> (40 giorni). Di norma, durante i primi due-tre giorni di digiuno si ha la disintossicazione del sangue, dopodiché avviene quella più profonda dei tessuti a livello cellulare. Che durante il digiuno avvengano fenomeni di disintossicazione, lo si nota grossolanamente con l'aumentato colore scuro dell'orina, dalla sudorazione maleodante anche se in genere minore. Le reazioni soggettive all'esperienza del digiuno sono le più disparate: c'è chi si sente sempre debole, chi si sente addirittura molto più forte, chi accusa disturbi più disparati (a volte con crisi di pianto), ovviamente visti secondo l'ottica igienista come un processo abreattivo che porta all'autoguarigione. Durante il digiuno i sensi si acutizzano (vista, tatto, udito, gusto, odorato)<ref>Durante il digiuno, i sensi diventano più acuti, compreso il gusto, odorato e l'udito. Anche la vista migliora, anche se non sempre". ({{cita web |url=http://naturalhygienesociety.org/ |titolo=What to expect on your first fast.|accesso=26-02-2011}})</ref>. Non trascurabile inoltre sono le abreazioni psichiche. La debolezza che si prova, ma non sempre, durante il digiuno, secondo gli igienisti, è fittizia, dovuta perlopiù al convogliamento dell'energia verso il processo di smaltimento tossiemico. Anche se viene consigliato di riposare durante il digiuno, viene sconsigliato comunque il riposo totale<ref>"È opportuno che la digiuno terapia venga associata a risparmio motorio e ad attività muscolare dolce e attenuata [in modo che] la bio-energia potrà così essere canalizzata integralmente verso il riequilibrio fisiologico, con potenziamento dei processi depurativi e rigenerativi [...] Il risparmio energetico è infatti fondamentale durante la terapia del digiuno, ma la completa inattività è controindicata". ({{cita web|url=http://www.salute-scuola.it/digiuno/digiuno_terapeutico.htm|titolo=Digiuno. Conoscere il digiuno e viverne l'esperienza con il digiuno di gruppo. Digiuno e spiritualità|accesso=24-02-2011}})</ref>.
 
Durante un digiuno lungo prolungato il corpo di una persona media, può perdere fino al 40%<ref name="vera_fame" /> del suo peso, senza alcun pericolo, ma in genere ci si mantiene molto al di sotto di questa percentuale.<ref name="vera_fame" />
 
====Ripresa alimentare====