Lucrezia Tornabuoni: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 39008668 di 87.8.78.206 (discussione) seee
Riga 34:
Lucrezia scrisse numerose lettere durante i suoi soggiorni romani che ci sono pervenute. In esse traspare la sua mentalità da mercante quando si tratta di cercare una sposa per Lorenzo. Una volta conosciuta Clarice ne descrisse pregi e difetti al marito, come in un'arida contrattazione mercantile.
 
Dal suo epistolario (chein contatutto più di un centinaio di49 lettere scritte tra il [[1446]] e il [[14821478]]) inoltre conosciamo la vita mondana e le feste che si svolgevano a Firenze, oltre alla condizione delle donne fiorentine, che godevano di una certa libertà. Piero le aveva anche dato il compito di occuparsi della distribuzione delle elemosine ai bisognosi, alle quali essa aggiungeva alcuni profitti derivati da suoi affari: compravendita di terreni, finanziamento di mercanti e artigiani, eccetera. Tra i beneficiari delle sue elargizioni troviamo conventi di suore, donne meritevoli ma senza dote, clero minuto. Queste opere erano anche uno dei motivi del sostegno popolare al partito mediceo, che più di una volta si rivelò cruciale nella loro storia politico-familiare. In una delle sue lettere troviamo scritto che quello che è bene per Firenze e la Toscana, lo è anche per la famiglia Medici.
 
Lucrezia scrisse anche dei sonetti, che lesse a famosi poeti, confrontandoli con le loro composizioni. Di queste opere purtroppo non si conosce la datazione certa. Il Poliziano le descrisse come "laudi, sonetti e trinari" e le lesse personalmente. Di lei ci rimangono cinque poemi a tema biblico (le ''Storie sacre''), otto ''laudi'' (inni per musica sacra popolare) e una ''canzone'' in vernacolo, ispirata alle opere di quei poeti che Lucrezia e suo marito protessero.