Guglielmo V di Baviera: differenze tra le versioni

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=== Il regno ===
Come suo padre e suo nonno prima di lui, anche Guglielmo V operò un'accorta politica interna. Ebbe come consulente il noto giurista italiano [[Andrea Fachinei]] da [[Forlì]].

Assicurò l'arcivescovato di [[Arcidiocesi di Colonia|Colonia]] per il fratello Ernesto che ottenne la porpora nel [[1583]], e tale dignità rimase un privilegio della famiglia per i successivi duecento anni. Due dei suoi figli, del resto, seguirono la carriera ecclesiastica: Filippo Guglielmo divenne vescovo di [[diocesi di Ratisbona|Ratisbona]] e cardinale, e Ferdinando divenne arcivescovo di [[Arcidiocesi di Colonia|Colonia]]. Durante il suo regno i non cattolici vennero forzati a lasciare la Baviera. Con l'aiuto del clero bavarese, fondò nuove scuole e collegi cattolici, nuove sedi di ordini religiosi, specialmente per missionari ed educatori come i Gesuiti e i Cappuccini per gli uomini e le Orsoline per le donne.
A Guglielmo V si deve la costruzione della birreria [[Hofbräuhaus]] in [[Monaco di Baviera|Monaco]].
<br />La Chiesa gesuita di [[Michaelskirche|San Michele]] venne costruita a Monaco tra il [[1583]] ed il [[1597]], divenendo ben presto uno dei centri più importanti della controriforma. Le ingenti spese che Guglielmo V investì per la chiesa, lo portarono ben presto sull'orlo della bancarotta e questa fu una delle regioni per le quali, nel [[1597]], abdicò in favore del figlio [[Massimiliano I, Elettore di Baviera|Massimiliano I]]. Guglielmo si ritirò in un monastero e morì nel [[1626]] nel Castello di [[Schleissheim]].
È sepolto nella Chiesa di San Michele a Monaco.