Time-division multiplexing: differenze tra le versioni

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In [[telecomunicazioni]] la '''multiplazione a divisione di tempo''', più conosciuta come '''Time-Division Multiplexing''' (corrispondente termine di [[lingua inglese]]), [[acronimo]] '''TDM''', è una tecnica di [[multiplazione]] ovvero di condivisione di un [[canale (telecomunicazioni)|canale]] di comunicazione secondo la quale ogni dispositivo [[ricetrasmettitore|ricetrasmittente]] ottiene a turno l'uso esclusivo dello stesso (e delle risorse ad esso dedicate cioè ad esempio l'intera [[banda (informatica)|banda]]) per un breve lasso di tempo (tipicamente 125 µµs).
 
Per rafforzare il fatto che l'allocazione del tempo del canale è rigida si usano anche i termini
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Il tempo di utilizzo del canale è organizzato in [[frame]] tutti della stessa durata. Ciascuno di questi frame è ulteriormente suddiviso - sempre in modo equanime - in [[slot time|slot]].
 
E'È un sistema di multiplazione più [[efficienza spettrale|spettralmente efficiente]] rispetto alla classica [[Frequency Division Multiplexing|FDM]] in quanto elimina la necessità degli intervalli di guardia o separazione tra le varie bande di frequenza utilizzate invece da quest'ultima forma di multiplazione. Necessità d'altro canto di un circuito di sincronizzazione temporale in ricezione per l'estrazione del time-slot di competenza.
 
==Differenziazione dei livelli di servizio==