Ferrovia forestale: differenze tra le versioni

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La trazione avveniva in più modi. Accanto alle locomotive a vapore e in seguito alle locomotive a motore scoppio il trasporto a trazione animale si mantenne fino alla fine delle ferrovie forestali. Era spesso riscontrabili tratti attrezzati in maniera più spartana, cioè il trasporto era tramite [[forza di gravità]]: sui binari sistemati in discesa costante si lasciavano scorrere i vagonetti caricati (''"Trucks"'') fino a valle, i vagoni non potevano essere abbandonati nella discesa, quindi gli operai viaggiavano col carico sul vagone e controllavano la discesa azionando un rudimentale sistema frenante; mentre per la risalita dei vagoni vuoti questa avveniva con la trazione di cavalli.
E'È inutile dire che tale sistema era estremamente rischioso.
A partire dalla seconda metà del [[XX secolo]] le ferrovie forestali vennero sostituite da veicoli su strada, verso la fine degli [[anni 1960|anni sessanta]] erano quasi interamente scomparse in Europa Occidentale, sulle loro tracce vennero nella maggior parte dei casi sistemate [[strada forestale|strade forestali]].
 
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== In Italia ==
La più importante ferrovia forestale italiana è probabilmente quella del [[Ferrovia forestale del Casentino|Casentino]], fatta costruire ai primi del Novecento dal cavalier Martini. Dalla cittadina di [[Pratovecchio]], capolinea della tratta ferroviaria adibita al trasporto ordinario, il tratto ferroviario si snodava lungo i tornanti dell'Appennino fino a lambire la cittadina di [[Bibbiena]] e proseguire fino al versante adriatico. Si trattava di una ferrovia di tipo [[Ferrovia Decauville|decauville]] che permetteva le operazioni di esbosco e di trasporto del legname che altrimenti doveva essere trasportato lungo le cosiddette "vie del legno", spesso inagibili a causa della piovosità e del clima umido di montagna che le rendeva fangose.
Una ferrovia forestale a scartamento di 60cm, di circa 18 km, venne usata nella foresta Umbra nel [[Gargano]] fino agli [[1950|anni '50]] <ref>. "La ferrovia Decauville in Foresta Umbra" di Pietro Lauriola e Claudio Angeloro, Parco Nazionale del Gargano, stampato da Falcone Grafiche, Manfredonia, anno 2000</ref>. Un'altra importante ferrovia forestale era quella di Zoccalia, nel [[Pollino]], che dalla [[Stazione di Spezzano Albanese]] raggiungeva le zone boschive sfruttate in concessione dalla società tedesca Rüping negli anni antecedenti la [[prima guerra mondiale]].
 
== Ferrovie forestali in Europa ==