Castello di Senarega: differenze tra le versioni

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Il '''castello di Senarega''' è stata un'antica dimora nobiliare sita nella [[frazione geografica|frazione]] di Senarega, piccolo borgo del comune [[Liguria|ligure]] di [[Valbrevenna]], nella valle omonima in [[provincia di Genova]]. Il castello-torre - denominato anche '''Senarega-[[Fieschi]]''' dal nome delle due principali famiglie nobiliari che si susseguirono sulla proprietà dell'edificio - è ubicato nella pendice più alta del borgo e, soprattutto la torre, è ben visibile e svettante tra le case e stradine del paese.
 
== Cenni storici e descrizione ==
Alcune fonti storiche attestano già al [[XIII secolo]] la presenza di un primo edificio, probabilmente la [[torre]], che originariamente doveva avere funzione d'avvistamento e di difesa del piccolo borgo di Senarega. Furono ancora i signori di Senarega che, nel [[XV secolo]], costruirono l'attiguo palazzetto nelle forme semplici e squadrate visibili tutt'oggi.
 
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Recentemente è stato acquisito, insieme con il vicino oratorio, in comodato trentennale dall'[[Parco naturale regionale dell'Antola|Ente Parco dell'Antola]] che, in collaborazione con l'amministrazione comunale valbrevennese, ne sta realizzando un progetto di restauro ai fini della realizzazione di una foresteria aperta al pubblico.
 
== Descrizione ==
La struttura della castello-torre si presenta in uno stile molto semplice e lineare, grossomodo consono e ben inserito nell'insieme delle sottostanti case in pietra formanti il paese, se pur con un buon numero di stanze per la residenza nobiliare. Nel piano terra è ubicato un grande camino a servizio della grande stanza, mentre al piano superiore doveva trovarsi, per l'annerimento dei locali, il forno per la cottura del pane e dei cibi. Da qui si accedeva alla duecentesca torre e ad altre due stanze con feritoie. Il complesso era altresì collegato, attraverso passaggi sotterranei, alla vicina Chiesa di Santa Maria Assunta (Valbrevenna)|chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
 
Nonostante il castello mai conobbe eventi bellici di rilievo, il palazzetto disponeva pure di un'apposita stanza delle torture con tanto di anelli appesi al soffitto e alle pareti. Inoltre è stata rilevata una botola nel pavimento, coperta da due tavole in legno, dove presumibilmente venivano fatti cadere i condannati i quali, dopo il passaggio in una specie di scivolo tra lame di ferro disposte orizzontalmente, finivano per morire decapitati e gettati in un locale o al di fuori del castello.
 
== Voci correlate ==