Tonalità (musica): differenze tra le versioni

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La tonalità è scelta liberamente dal [[compositore]] del brano, spesso tenendo conto della difficoltà esecutiva o delle caratteristiche peculiari dello strumento e dell'organico di destinazione; si distingue in [[modo musicale|modo]] maggiore e modo minore, considerati reciprocamente "relativi". La tonalità prende il nome dal grado della [[scala cromatica]] che assume la massima importanza (centro tonale) nell'ambito della composizione:
{| {{prettytable|align=center}}
! Do-Do#(Reb)-Re-Re#(Mib)-Mi-Fa-Fa#(Solb)-Sol-Sol#(Lab)-La-La#(Sib)-SiSiKKKKKKKaidhahdaisdhiasdhaiushdiankajbkjabfsbfabsFJHbahfbahSFB
|}
Modo maggiore e modo minore possono essere applicati a partire da ognuna delle note della scala, generando così 24 tonalità: quando si utilizza (come è la norma nelle composizioni moderne) la [[scala temperata]], che divide l'ottava in 12 semitoni uguali, alcune tonalità hanno gli stessi suoni (altezze) e gli stessi intervalli all'interno della scala ma assumono nomi differenti sugli stessi gradi (tonalità enarmoniche), com'è ad esempio il caso di Do# e Reb.