Verri (famiglia): differenze tra le versioni
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Nel [[XVII secolo|Seicento]], grazie al lascito Benaviati Confalonieri, entrarono a far parte dei beni di famiglia, numerosi terreni nella zona di [[Noviglio|Doresano]] e [[Pieve di Rosate]]. Nel [[1695]] Giovanni Pietro, vicario di provvisione, acquistò per sè e per i discendenti maschi [[Primogenitura|primogeniti]], il titolo di [[Conte]] del feudo di [[Lucino]] con [[San Pedrino]]. Nello stesso anno nacque il suo primogenito [[Gabriele Verri|Gabriele]] che fu uno dei membri importanti della famiglia. Egli divenne vicario di provvisione, questore, avvocato fiscale e senatore; ebbe importanti incarichi diplomatici e fu nominato reggente nel Consiglio d'Italia a [[Vienna]]. Da lui e dal fratello Antonio il patrimonio immobiliare fu incrementato con nuovi possedimenti a Biassono e con l’acquisto del palazzo di città in [[via Montenapoleone]] a Milano. Grazie all’eredità di Antonio Rusca acquisirono i terreni di [[Ornago]].
Noti esponenti della cultura del loro tempo furono i figli di Gabriele: il primogenito [[Pietro Verri|Pietro]]
Ultimo figlio di Pietro fu Gabriele che sposò la contessa Giustina [[Borromeo|Borromeo Arese]], da cui ebbe Carolina, che, a sua volta, sposò Alessandro Sormani Andreani, primogenito della sua famiglia.
Il loro figlio Pietro Sormani Andreani, alla morte della madre, volle aggiungere il cognome Verri al proprio.
==Note==
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