Filico di Corcira: differenze tra le versioni

Di Filico ci resta un ''Inno a Demetra'' in [[Coriambo#Esametro coriambico|esametri coriambici]] proveniente da due [[papiro|papiri]] egiziani del III secolo a.C., contemporanei pertanto al periodo della composizione, uno dei quali rinvenuto da [[Medea Norsa]] nel [[1927]]<ref>Mario Capasso (a cura di), ''Omaggio a Medea Norsa''; premessa di Giorgio Zalateo. Napoli: Le edizioni dell'Elleboro, 1993</ref>. Dell'Inno a Demetra rimangono 62 versi, dei quali 50 sono molto lacunosi<ref>Carlo Gallavotti, ''Inno a Demetra di Filico''. Firenze: Ariani, 1931. Estratto da: ''Studi Italiani di Filologia Classica'', n. s., vol. 9., fasc. 1, pp. 37-60, 1931</ref><ref>Carlo Gallavotti, ''Dai papiri della SocietaSocietà italiana: 1282, Filico, Inno a Demetra, 1286, Hypotheseis di drammi euripidei''. Firenze: Le Monnier, 1951. Estratto da: ''Papiri della Società italiana'', vol. XII, fasc. II</ref>. L'identificazione è avvenuta grazie al primo verso, citato da [[Efestione (grammatico)|Efestione]]. La maggior parte del carme è talmente lacunoso che non è possibile di ricostruirne il contenuto.