Tiziano Marcheselli: differenze tra le versioni
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Attualmente è critico d’arte della «Gazzetta di Parma». Dal [[1978]] è redattore della rubrica settimanale dell’arte del martedì.
Come scrittore ha pubblicato
Come pittore, dal [[1964]] a oggi, oltre ad aver organizzato un centinaio di rassegne artistiche a Parma e provincia, ha tenuto una trentina di mostre personali in varie città italiane, è stato invitato a numerosi concorsi (dal [[Premio Suzzara]] a «Scrittori-pittori» ad [[Aci Trezza]], con Buzzati, Gatto, Zavattini; da «Riccione-Arte» alla «Biennale» di [[La Spezia]]), vincendo una cinquantina di premi.
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Tra le sue mostre recenti, da segnalare due personali alla Consigli Arte di Parma (1986 e 1995), la personale «Giovanni dalle Bande Nere» nella [[Rocca dei Rossi (San Secondo)|Rocca dei Rossi]] di [[San Secondo Parmense]] (1998), la personale su «Barriera Vittorio Emanuele» (con scritti di [[Alberto Bevilacqua]], Mario Gandini, [[Gene Gnocchi]], Davide Barilli, Guido Conti e altri) alla Galleria antiquaria «Lo Scrigno» (2002), «Museum» alle Fiere di Parma (artista invitato, 2002 e 2003), «Ritratti dei 25 presidenti del Rotary Parma Est» al Circolo di Lettura di Parma (2003), «La storia di Parma» (con testi e illustrazioni propri) al [[Museo Glauco Lombardi]] di Parma (aprile 2004) e quindi nella Rocca di San Secondo Parmense (ottobre 2004). Sua una sala sul tema del «Mito» nella Rocca Sanvitale di [[Sala Baganza]] (maggio-giugno 2004).
In un'intervista del [[2008]] <ref> [http://www.pramzanblog.com/2008/08/le-interviste-di-pramzanblog-tiziano.html Tiziano Marcheselli intervistato da Achille Mezzadri]</ref> ha dichiarato di sentirsi prima pittore e poi giornalista. Nella stessa intervista racconta quando nacque un suo zio fu incaricato di depositare il suo nome all'anagrafe (a due passi dalla sua casa natale, in borgo [[Rodolfo Tanzi]]): «Per me avevano scelto il nome Fabrizio. Quando tornò gli chiesero: tutto a posto? L'hai denunciato come Fabrizio, vero? "No", rispose zio Giovedì, che era un pittore dilettante. L'ho chiamato Tiziano, diventerà pittore. E così son cresciuto con questa idea: che sarei diventato pittore. Fin da piccolo mi divertivo molto a disegnare. Ma a 8 anni scoprii anche il "giornalismo". Facevo un giornalino, tutto scritto a mano, che avevo chiamato "Il pizzico di sale", pieno di articolini, disegnini, caricature della maestra.»
==Note==
<references/>
==Collegamenti esterni==
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