Federazione di rugby a 15 del Sudafrica: differenze tra le versioni

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La '''South African Rugby Union''' ([[lingua afrikaans|af.]] ''Suid-Afrikaanse Rugby Unie'') è l'organismo di governo del [[rugby a 15|rugby XV]] in [[Sudafrica]] ed è affiliata all'[[International Rugby Board]]. La SARU organizza diverse squadre nazionali, delle quali sicuramente la più importante è la nazionale maggiore, gli ''[[Nazionale di rugby XV del Sudafrica|Springboks]]''.
 
==Ultimi avvenimenti==
La SARU sta ora cercando di recuperare dopo la difficile gestione dell'ex presidente Brian van Rooyen. La sua presidenza alla SARU iniziò nel [[2004]], dopo la disfatta della [[Coppa del Mondo di rugby (2003)|Coppa del Mondo del 2003]], durante la quale gli [[Springboks]] vennero sconfitti nei quarti di finale, e dopo lo scandalo di [[Kamp Staaldraad]], il campo di allenamento gestito dall'allenatore [[Rudolph Straeuli]]. Straeuli dovette dimettersi, come Rian Oberholzer, il direttore manageriale di South Africa Rugby (Pty) Ltd, la parte commerciale della SARFU. Poco più tardi, il presidente della SARFU Silas Nkununu, davanti all'improbabilità di essere rieletto, si ritirò dalla candidatura e van Rooyen venne eletto presidente. Divenne presto una figura principale nello sport sudafricano, mentre i detrattori lo accusavano di errori finanziari, favoritirsmo e cattiva gestione in generale. Il suo stile gestionale fu chiaramente autocratico.
 
Una delle più evidenti pecche della gestione Van Rooyen, fu l'allocazione dei Test Matches degli Springboks. Infatti l'unione KwaZulu-Natal non ricevette nessun Test del Tri-Nations ne nel 2005, ne nel 2006. Lo stesso avvenne per l'unione del Free State. Entrambe le unioni erano contrarie a Van Rooyen e lo accusarono di volerle punire per la loro opposizione.
 
Comunque, il pomo della discordia più grande ebbe a che vedere con l'espansione del Super 12 a [[Super 14]]. La [[SANZAR]], un consorzio dei corpi governanti Sudafricano, Australiano e Neozelandese, espanse la propria competizione del Super 12 a una di 14 squadre, un cambiamento che ebbe effetto a partire dal 2006. Il Sudafrica avrebbe dovuto aggiungere una franchigia alle quattro del Super 12, ma in una mossa controversa, alla franchigia dei [[Southern Spears]] venne assicurato un posto per le competizioni del 2007 e del 2008, con una specie di sistema di promozione/retrocessione impopolare, per mantenere il totale delle squadre sudafricane del Super 14 a cinque. Van Rooyen venne visto generalmente come il responsabile di questa situazione, dato che i sostenitori del Super 12/14 si erano opposti a lui.
 
Il governo sudafricano cercò di agire, percependo i problemi della gestione di van Rooyen, ma lui riuscì a sfuggire per due anni ai tentativi di cacciarlo. Infine, nella Riunione Generale della SARU del [[2006]], van Rooyen venne sfiduciato in favore di Oregan Hoskins, che promise immediatamente uno stile gestionale meno centralizzato. Poco dopo si venne a sapere che van Rooyen offrì 3 milioni di [[rand Sudafricani|ZAR]] (485000 [[dollari Statunitensi|USD]]) oltre a un Test degli Springboks contro la [[Nazionale_di_rugby_XV_della_Francia|Francia]] all'unione di Free State in cambio del suo voto in suo favore. Così Hoskins annunciò un'investigazione nella gestione di van Rooyen. In quanto ai Southern Spears, il consiglio presidenziale della SARU il 24 marzo decise di raccomandare alla SA Rugby di rivisitare la decisione di ammettere gli Spears. Il 19 aprile la decisione di ammettere gli Spears fu annullata ufficialmente.
 
== Voci correlate ==