Frustingo: differenze tra le versioni

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Il '''frustingo''' (o '''fristingo''' o - nel [[provincia di Pesaro-Urbino|pesarese]] - '''bostrengo''') è un dolce tipico [[Marche|marchigiano]], diffuso soprattutto nel [[provincia di Ascoli Piceno|Piceno]] (chiamato in [[dialetto ascolano|ascolano]] ''fruštìnghë''), a base di [[frutta secca]] e [[fico|fichi]]. Si racconta che il frustingo sia il più antico dolce di [[Natale]], al punto d’essere più remoto ancora del Natale stesso, e che la sua ricetta, più di duemila anni fa, sia passata dalle mani etrusche a quelle picene. Una ricetta che vedeva l’alica (semolino composto da [[farro]], [[Orzo (alimento)|orzo]], [[grano duro]], [[spelta]] e grano gentile marzaiolo) impastata con il succo d’uva passita e cotta in olle di creta. Il frustingo era quindi un pane povero e sostanzioso, apprezzato dai romani, che lo chiamarono panis picentinus, ed oggetto dell’interesse di [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]], che descrisse come veniva consumato ammorbidito nel [[miele]]. La ricetta classica, che si è lentamente e naturalmente evoluta nel tempo, sia per il variare del gusto che per ovviare alla scarsa reperibilità di alcuni ingredienti, prevede quale composto principale il pane
raffermo tagliato finemente ed ammorbidito in una sorta di brodo di [[fichi secchi]] mescolato a [[mosto cotto]] (nelle Marche chiamato sapa) al quale vengono aggiunti [[frutta secca]], [[cioccolato]] e [[spezie]] (senza dimenticare una spruzzatina di [[mistrà]] all’[[anice]], presente in numerosi dolci marchigiani). Come vuole una tradizione che nella gastronomia non bada ai tempi di preparazione ma alla cura ed alla genuinità delle proprie pietanze, l’impasto si lavora lungo, con l’aiuto dell’ottimo [[olio d’oliva]] locale da aggiungere di tanto in tanto. Dopo un prolungato riposo e posto nelle forme, il frustingo viene quindi cotto nel forno a legna per essere quindi finalmente gustato, magari accompagnato da un bicchiere di [[vino cotto]], in tutta la sua antica fragranza evidentemente ancora ben gradita, visto che questo rustico dolce natalizio è diffuso -seppur con nomi diversi - su tutto il territorio regionale sino a sconfinare nell’Abruzzo.