Cultura dei castellieri: differenze tra le versioni

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Tutte le popolazioni che, nel corso dei secoli, si succedettero nella regione, avevano un carattere stanziale ed erano dedite, in prevalenza, ad attività primarie come l'agricoltura ([[cereali]]) e l'allevamento ([[suini]], [[ovini]] e [[caprini]] soprattutto, scarsi i [[bovini]]). Anche i campi destinati alla coltivazione venivano spesso delimitati da mura ed erano cosparsi di castellieri dalle dimensioni ridotte che con ogni probabilità venivano adibiti a rifugio o a deposito.
 
Per quanto riguarda le attività secondarie, grande sviluppo ebbe la siderurgia, curiosamente legata, almeno fino al V secolo a.C., più alla lavorazione del bronzo che non a quella del ferro. Quest'ultima iniziò a diffondersi capillarmente solo con l'arrivo dei Carni e di altre popolazioni celtiche nel Friuli ed in Venezia Giulia. Con la venuta dei [[Celti]] ricevette anche particolare impulso la lavorazione dell'argento. Le attività manifatturiere avevano un carattere artigianale: venivano fabbricate armi di vario tipo, attrezzi destinati all'agricoltura, [[fibula (spilla)|fibule]], borchie ed altri oggetti destinati a corredare l'abbigliamento. Non mancava una copiosa produzione di utensili per uso domestico, spesso di buona fattura. Va infine segnalata l'eccezionale perizia nella costruzione di imbarcazioni da parte dei Liburni i quali diedero il nome ad un celebre tipo di nave leggera: la ''liburna''. Questa, per la sua velocità e manovrabilità fu adottata dalle flotte romane fin dal [[I secolo a.C.]]
 
Sebbene i castellieri fossero dei centri produttivi di carattere autarchico, svolsero anche la funzione di luoghi destinati allo scambio. Dai ritrovamenti fatti (vasellame, monili, urne cinerarie, e persino statue, come a Nesactium) risultano evidenti i contatti che ebbero le popolazioni della regione con il resto del mondo adriatico e persino con l'[[Mar Egeo|Egeo]]. Tali contatti si intensificarono a partire dall'VIII secolo a.C. e raggiunsero il loro massimo sviluppo attorno al [[VI secolo a.C.|VI]] ed al V secolo a.C., in concomitanza con la diffusione della civiltà etrusca nell'Italia settentrionale e con l'ascesa delle colonie greche sulle sponde balcaniche dell'Adriatico: [[Orikos]] (Oρικος), [[Durazzo|Epidamnos]] (Επίδαμνος), ed [[Apollonia]] (Απολλωνία).