Weltanschauung: differenze tra le versioni

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==Filosofia==
Il primo filosofo a utilizzare il termine è stato [[Wilhelm Dilthey]] nel [[1907]] nel III capitolo di L’essenza della filosofia (''Das Wesen der Philosophie'' ('L’essenza della filosofia'), al § 2 (Tipi di intuizione filosofica del mondo), dove ne viene data una visione storicistica e idealistica, che si oppone al [[materialismo]] e al [[relativismo]]. Dilthey si riallaccia a [[Platone]] e a [[Kant]] come i predecessori più validi di una Weltanschauung idealistica che sembra preferire rispetto a tutte le altre possibili. Egli scrive:
 
{{quote|Tra questi tipi vi sono delle forme in cui tali intuizioni non sono ancora pervenute a separarsi nettamente; altre possono invece, sfidando la consequenzialità del pensiero, mantenere tutto il complesso di motivi metafisici, manifestandosi però sempre infeconde per lo sviluppo ulteiore dell’intuizione del mondo e inefficaci sulla vita e sulla letteratura. Dalla variopinta molteplicità di tali sfumature di intuizione del mondo, sono derivati i loro tipi più conseguenti, più puri e più efficaci.|''Das Wesen der Philosophie'', III, 2<ref> in: W. Dilthey, ''Critica della ragione storica'', Einaudi 1954, pp. 468-469</ref>}}
 
Dilthey individua tre tipi principali di Weltanschauung: 1) la Materialistica o Naturalistica, 2) quella dell’Idealismo oggettivo e 3) quella dell’Idealismo della libertà. Così egli poi conclude il capitolo:
{{quote|È compito della dottrina dell’intuizione del mondo rappresentare metodicamente in base all’analisi del corso storico della religiosità, della poesia e della metafisica, in antitesi col relativismo, la relazione dello spirito umano con il mistero del mondo e della vita.|''Das Wesen der Philosophie'', III, 3<ref>in: W. Dilthey, ''Critica della ragione storica'', Einaudi 1954, p. 474</ref>}}
 
Anche [[Karl Jaspers]] nel suo ''Psychologie der Weltanschauung'', pubblicato nel 1919, ha fatto uso del termine Weltanschauung, visto e interpretato sia per i suoi aspetti psicologici che per i suoi risvolti filosofici (i suoi studi iniziali erano stati infatti di medicina e di psicologia).