Stadio Magona d'Italia: differenze tra le versioni

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Fatto edificare nel 1936 per la volontà della grande industria siderurgica piombinese La Magona d'Italia, andò a sostituire il vecchio Stadio Salvestrini, ubicato nella parte orientale della città.
 
Seguiva lo stile classico dell' epoca; sul Viale Regina Margherita si trovava (e si trova) l' ingresso principale, che conduceva alle strutture come spogliatoi, infermeria e locali tecnici retrostanti la tribuna coperta; seguendo un percorso interno si potevano raggiungere gli altri settori dello stadio. Disponeva inoltre di ulteriori tre ingressi minori che si affacciavano su via Salgari, su Via Gori (per la gradinata) e sulla Tolla Bassa (per l' omonima curva). Era munito di pista d' alteticaatletica e sottopassaggio.
La capienza originaria era di circa 12.000 posti a sedere ripartiti in una grande gradinata disposta a sud-est, la Curva Tolla, una piccola gradinata a nord-est e una tribuna coperta; tutte le tribune (fatta eccezione quella coperta che discostava di qualche metro) erano unite senza soluzione di continuità.