Carlo Ghirlanda Silva: differenze tra le versioni

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Nel marzo del [[1848]] partecipò alle cinque giornate di Milano e l’[[1 aprile]] fu nominato da [[Pompeo Litta]], aiutante di stato maggiore della guardia civica allora costituita, in sostituzione di [[Emanuele Borromeo]] passato ad altro servizio.
Con il ritorno degli austriaci nell’estate del 1848 seguì il [[Ferdinando di Savoia-Genova|Duca di Genova]] (1822-1855, fratello minore di [[Vittorio Emanuele II]]) in [[Piemonte]].
 
Con la ripresa delle ostilità del [[1849]], seguì con altri 150 volontari, Gabriele Camozzi, incaricato dal governo piemontese di sollevare le popolazioni di Lombardia.
 
Finita la prima guerra d’indipendenza tornò a Milano.
 
Alla morte del padre, avvenuta nel 1851, eredita la villa di [[Cinisello Balsamo|Cinisello]] con il giardino e tutte le pertinenze, come volontà del prozio Ercole Silva che lo cita espressamente nel testamento sottoscritto il 18 maggio 1840.
Prende così cura della villa e del parco, occupandosi personalmente degli interventi di aggiornamento secondo la moda del tempo. Si avvale dell’opera di Luigi Scrosati, pittore e decoratore e fa affrescare l’attico con motivi floreali oggi scomparsi.