Campagne transalpine dei Confederati: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Fabio.gastone (discussione | contributi)
Fabio.gastone (discussione | contributi)
Riga 13:
Gli svizzeri ebbero un ruolo importante nelle [[Guerre Italiane del Rinascimento|Guerre Italiane]] di fine secolo, con la presenza di mercenari spesso in entrambe i campi. Nonostante l'alleanza militare tra la Confederazione e la Francia, truppe mercenarie provenienti da Uri e dai cantoni vicini occuparono nel 1495 la [[Distretto di Blenio|valle di Blenio]] e la [[Distretto di Riviera|Riviera]] e nel 1500 ripresero Bellinzona. Con la pace di Arona del 1503, [[Luigi XII]] riconobbe questi territori a Uri, Svitto e Nidvaldo.
 
Sotto l’influsso del cardinale [[Matteo Schiner|Matthäus Schiner]] nel 1509 la Confederazione rinunciò all’alleanza con la Francia per sottoscrivere un trattato con la Santa Sede di [[papa Giulio II]], che intendeva rompere il dominio francese sulla Lombardia. Con le [[battaglia di Pavia (1512)|battaglie di Pavia]] del 1512 quella di [[Battaglia di Novara (1513)|Novara]] e la spedizione di Digione del 1513, la Confederazione riuscì di fatto ad avere il controllo sulla Lombardia. Fino alla [[Battaglia di Marignano|sconfitta di Marignano]] i Confederati ebbero parte sia con operazioni autonome, con l’estensione del controllo sul Ticino meridionale, [[Lugano]], [[Mendrisio]] e [[Locarno]] e valli, sia come mercenari nei vari eserciti coinvolti nel conflitto. A queste azioni si aggiungono la sottomissione della val d’Ossola e l'occupazione da parte della Lega Grigia di Valtellina, Chiavenna e Bormio.
 
Queste conquiste vennero confermate nella Pace perpetua siglata nel 1516 con Francesco I tranne la valle d’Ossola che tornò sotto Milano. Con questo atto terminarono le azioni autonome degli svizzeri a sud delle Alpi e per i successivi trecento anni le frontiere meridionali della Confederazione rimasero immutate. L’attività mercenaria dei Confederati venne regolamentata con la Francia nel 1521.