Cesáreo Domínguez: differenze tra le versioni

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Dopo aver partecipato alla [[battaglia di San Gregorio]] del [[22 gennaio]] [[1853]] si dimise dall'esercito, ma venne accusato dal governatore [[Adolfo Alsina]] di avere appoggiato l'invasione del generale [[Jerónimo Costa]], per cui dovette fuggire nella [[provincia di Entre Ríos]], entrando a far parte dell'esercito della [[Confederazione Argentina]]. Nominato ispettore generale dello stesso esercito, assunse più volte le funzioni di ministro della guerra in sostituzione del titolare dell'incarico, [[José Miguel Galán]]. Rientrato nell'esercito argentino, Domínguez fu catturato il [[10 giugno]] [[1864]] dai capi di una nuova sollevazione nella città di Córdoba, [[Simón Luengo]] e [[José Pío Achával]], ma nonostante una condanna a morte fu liberato dopo la sconfitta dei suoi carcerieri. L'anno seguente fu incaricato di organizzare nuovi contingenti militari da incorporare alle forze argentine che si battevano nella [[guerra della Triplice Alleanza]].<ref name=Revisionistas />
 
In [[Paraguay]] Cesáreo Domínguez combatté nelle battaglie di [[battaglia di Paso de Patria|Paso de Patria]], [[battaglia di Itapirú|Itapirú]], [[battaglia di Estero Bellaco|Estero Bellaco]], [[battaglia di Tuyutí|Tuyutí]], [[battaglia di Sauce|Sauce]] e di [[battaglia di Boquerón|Boquerón]], dove si guadagnò una citazione di merito. Dopo la [[battaglia di Curupayty]], nella quale si guadagnò un'ulteriore promozione per il suo comportamento, fu colpito da un'epidemia di [[colera]] e morì nell'accampamento militare alleato di Tuyú Cué il [[9 ottobre]] [[1867]].<ref name=Revisionistas />
 
== Note ==