Corrente politica: differenze tra le versioni
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==Definizioni nazionali==
▲Le frazioni sono [[gruppo|gruppi]] di persone che si organizzano autonomamente all'interno di un [[partito]] allo scopo di imporre la propria [[linea politica]] e/o di acquisire una maggiore porzione di [[posto chiave|posti chiave]] e di ''{{Chiarire|spoglie}}'' per i propri membri.
La frazione si può considerare come la specificazione di un fenomeno più generale, quello che [[Harold Lasswell]] definisce: «Un gruppo appartenente ad un insieme più vasto che operi a vantaggio di particolari persone o di particolari linee politiche». Purtroppo non tutti gli autori che si sono occupati di frazioni si sono anche preoccupati di distinguere terminologicamente il fenomeno del [[dissenso]] organizzato nel partito da fenomeni a esso assimilabili. Gli autori di [[lingua inglese]], ad esempio, usano lo stesso termine ''faction'' per indicare: le fazioni in senso classico, le aggregazioni a livello sociale che influenzano le formazioni politiche soprattutto nei paesi in via di modernizzazione, le formazioni prepartitiche a livello parlamentare, le tendenze ideologiche intra e interpartitiche, i fenomeni di dissidenza nel voto parlamentare, e infine le frazioni come qui definite. Questa definizione troppo ampia e ambigua riflette difficoltà di [[concettualizzazione]] del fenomeno, difficoltà che hanno comportato non pochi problemi nel raffronto storico e nella comparazione in differenti sistemi politici. È perciò preferibile non adottare la traduzione letterale di ''faction'' (fazione) per evitare tale ambiguità, per il carattere desueto del termine nel nostro linguaggio politico, e soprattutto per la sua connotazione spesso negativa.
▲Se consideriamo l'[[organizzazione autonoma]] come un [[carattere distintivo]] delle frazioni, potremo individuarne la presenza prestando attenzione non solo ai gruppi che competono apertamente nelle [[elezioni interne]], ma anche a quei gruppi che mantengono un'organizzazione distinta e contrattano autonomamente il proprio ingresso nelle [[coalizione|coalizioni che governano]] il partito, o la propria adesione a singole decisioni della [[maggioranza]], in cambio di un'accettazione almeno parziale della propria linea politica e/o di ricompense per i propri membri.
==Classificazioni e
I primi tentativi di classificare le correnti non sono andati molto al di là delle distinzioni della distinzione operata da [[David Hume]] tra fazioni ''d'interesse'' e fazioni ''di opinione''. Si trattava cioè di classificazioni di difficile applicazione sul piano empirico.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a tentativi di classificazione dotati di maggiore capacità operativa. Accanto alle dimensioni che concernono le attitudini:
*frazioni orientate ai valori
*frazioni orientate alle spoglie
*frazioni ideologiche
*frazioni programmatiche
*frazioni collocate nei vari tratti dell'arco destra-sinistra
Si sono evidenziate altre dimensioni:
*l'ampiezza
*la durata nel tempo
*il ruolo all'interno delle coalizioni di partito e di governo
*il tipo di leadership (frazioni personalistiche e frazioni non personalistiche)
*la composizione in termini di insediamenti geografici, in termini di appartenenza e/o di provenienza da una o più associazioni collaterali, in
La via da compiere su questa strada sembra però ancora abbastanza lunga, sia perché il campo non appare ancora sgombrato da classificazioni che dovrebbero appartenere al momento definitorio (come quella tra frazioni organizzate e frazioni non organizzate), sia soprattutto perché non si è trovato un accordo tra la necessità che le ''dimensioni'' osservate siano ''rilevanti'' e la necessità che siano ''rilevabili''.
==Influenza del fenomeno sui partiti e sul sistema politico==
Il giudizio sul tipo di azione svolta dalle
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Alcuni autori, però, considerano positiva l'azione svolta dalle f. specie in un sistema rigidamente bipartitico o in un sistema a partito egemonico o predominante. Partendo dal presupposto che un sistema bipartitico sia incapace di rappresentare le diverse posizioni politiche realmente presenti nel paese, si ritiene che le f. possano svolgere una funzione positiva rappresentando opinioni e posizioni differenziate rispetto a quelle di due soli partiti. Del pari, in un sistema partitico scarsamente competitivo, e particolarmente in presenza di un partito egemone, le f. compenserebbero la carenza di opposizione nel sistema politico svolgendo tale funzione dall'interno del partito maggioritario. A questo proposito si è anche tentato di individuare una relazione tra assenza si competizione tra i partiti e insorgenza del frazionismo all'interno del partito.▼
▲Alcuni autori, però, considerano positiva l'azione svolta dalle
==Bibliografia==
*''Dizionario di Politica'' a cura di Norberto Bobbio, Nicola Matteucci e Gianfranco Pasquino.
*''Correnti di partito e partito di correnti'' di L. D'Amato, Giuffrè, Milano 1965.
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[[Categoria:Politica]]
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