Sojuz 31: differenze tra le versioni

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'''Soyuz 31''' è la denominazione di una missione della [[velivolo spaziale Soyuz|navicella spaziale Soyuz]] verso la [[stazione spaziale]] [[Unione Sovietica|sovietica]] [[Salyut|Salyut 6]] (DOS 5). Si trattò del trentesimo volo equipaggiato di questa capsula, del cinquantesimo volo nell’ambito del [[programma Soyuz]] sovietico nonchènonché del settimo volo equipaggiato verso la predetta stazione spaziale (il sesto equipaggiato - a causa dell’insuccesso della [[Soyuz 25]] - che riuscì effettivamente a svolgere la manovra di aggancio con conseguente visita e soggiorno all’interno della stazione stessa). [[Sigmund Jähn]] sarà il primo tedesco a volare nello spazio a bordo di questa navicella facente parte del programma Intercosmos.
 
==Equipaggio==
L’equipaggio di lancio era composto dal cosmonauta sovietico [[Valeri Bykovski]] ed il cittadino della [[Germania Est]] [[Sigmund Jähn]]. Bykovski era uno dei pionieri dell’esplorazione spaziale sovietica, essendo volato su [[Vostok 5]] a giugno del [[1963]], nonchènonché su [[Soyuz 22]] a settembre del [[1976]]. I due formarono il quarto „equipaggio ospite“ della stazione spaziale sovietica. Pertanto questa missione avvolte viene anche catalogata sotto la denominazione di '''Salyut 6 EP-4''' (in [[lingua russa|russo]] ''Экспедиция посещения 4'' - equipaggio ospite 4).
 
Fecero invece ritorno a terra a bordo di questa navicella spaziale il secondo equipaggio base della Salyut 6 composto da [[Vladimir Kovaljonok]] ed [[Alexander Ivantschenkov]].
 
==Missione==
Durante gli oltre 7 giorni di visita della stazione spaziale Salyut da parte di questo secondo „equipaggio ospite“ vennero eseguiti molteplici esperimenti di carattere scientifico. Tra questi spiccano particolarmente gli esperimenti tecnico-scientifici eseguiti con la fotocamera multispettrale modello „MKF 6“ per il telerilevamento terrestre, nonchènonché vari esperimenti relativi alla composizione di materiali, per l’analisi della formazione di cristalli, dello sviluppo di varie forme e per la ricristallizzazione come pure per la creazione artificiale di un monocristallo. Esperimenti di carattere medico, analisi degli effetti dell’assenza di forza di gravità sulle capacità di espressione, ricerche sulla psicologia lavorativa, analisi della sensibilità dell’udito dell’equipaggio base della stazione spaziale, esperimenti di carattere biologico per l’osservazione della crescita delle celle in uno stato di assenza di forza di gravità nonchènonché del collegamento di microorganismo con [[polimeri]] organici e stoffe anorganiche completarono il lavoro dell’equipaggio ospite a bordo della Salyut 6. Questo equipaggio ospite fece ritorno a terra il [[3 settembre]] a bordo della [[Soyuz 29]]. L’equipaggio base invece trasferì la capsula orbitale della Soyuz 31 dal congegno d’aggancio posteriore a quello anteriore. Tale procedura diventerà usuale per tutte le missioni successive. Fu necessario eseguire tale manovra onde consentire l’aggancio della navicella di trasporto e da carico [[Progress]] sull’apposito congengo posteriore, dato che su questa parte si trovavano inoltre gli agganci per il rifornimento di carburante della stazione stessa. La capsula rimarrà in orbita fino al [[2 novembre]] per riportare a terra il secondo equipaggio base della stazione spaziale Salyut 6 dopo che questo l’aveva equipaggiata per ben 139 giorni.
 
== Ulteriori dati di volo ==