André-Marie Ampère: differenze tra le versioni

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Quando a Lione venne catturata dall'esercito della Convenzione, nel [[1793]], il padre di Ampère, che, reggendo l'incarico di giudice di pace, aveva preso una ferma posizione contro i precedenti eccessi rivoluzionari, venne all'improvviso gettato in prigione e poco dopo perì sul patibolo. Questo avvenimento produsse una profonda impressione nell'animo sensibile di Andre-Marie, che per più di un anno affondò nell'[[apatia]]. Successivamente il suo interesse venne risvegliato da alcune lettere sulla [[botanica]] che si trovò tra le mani, e dalla botanica si rivolse allo studio dei poeti classici, scrivendo egli stesso dei versi, dimostrando un'altra volta la sua ecletticità.
 
 
Nel [[1796]] incontrò Julie Carron, e tra i due si sprigionò dell'affetto, il cui progresso venne registrato in modo ingenuo in un diario (Amorum). Nel [[1799]] si sposarono. A partire dal 1796 Ampère dava lezioni private a Lione in [[matematica]], [[chimica]] e lingue; e nel [[1801]] si spostò a Bourg, come professore di [[fisica]] e [[chimica]], lasciando la sua moglie inferma e il figlio piccolo ([[Jean-Jacques Ampère]]) a Lione. La moglie morì nel [[1804]], ed egli non si riprese mai dal duro colpo. Nello stesso anno venne nominato professore di [[matematica]] al ''[[liceo|lycée]]'' di Lione.