Adalberto II d'Ivrea: differenze tra le versioni

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Nel [[959]], constatato che il ducato di Spoleto non era più un sostenitore leale, Berengario attaccò Spoleto e ne scacciò il duca, [[Teobaldo II di Spoleto]], mentre Adalberto metteva a sacco il territorio romano, riducendo a mal partito [[papa Giovanni XII]], che nel [[960]], inviò una delegazione in [[Germania]] per sollecitare l'aiuto di Ottone.<br />Nell'agosto del [[961]], chiamato da [[papa Giovanni XII]], Ottone scese nuovamente in [[Italia]] e, mentre Adalberto cercava di organizzare una resistenza a nord di Verona, Berengario, dopo aver incendiato il palazzo reale di Pavia, fuggì e si asserragliò nella fortezza di [[San Leo (Italia)|San Leo]].<br /> Adalberto tradito dalla quasi totalità di conti e vescovi, dovette fuggire di fronte all'avanzata di Ottone, che entrò in Pavia, dove, dopo aver deposto formalmente dal titolo regale Adalberto e Berengario, fu incoronato re d'Italia, mentre il figlioletto, [[Ottone II|Ottone]] (rimasto in Germania), fu acclamato coreggente.<br />Ottone proseguì per Roma, passando da [[Ravenna]], perché il marchesato di Toscana era rimasto fedele a Adalberto e Berengario, e, il 2 febbraio [[962]], fu incoronato Imperatore da Giovanni XII.
Ritornando verso nord attaccò il marchese di Toscana, [[Uberto di Spoleto|Uberto]], lo sconfisse e lo esiliò, poi attaccò Adalberto , asserragliato coi fratelli, [[Guido d'Ivrea]] e [[Corrado d'Ivrea]] e la madre, Willa III, nella regione dei laghi. Adalberto fuggì a [[Frassineto|Fraxinetum]] nel sud della [[Francia]] che a quel tempo era sotto il dominio [[saraceni|saraceno]] e da lì raggiunse la [[Corsica]].<br />La madre invece fu costretta ad arrendersi, nel castello vicino al [[lago d'Orta]] e le fu permesso di raggiungere il marito, Berengario II a San Leo, mentre Guido, col fratello Corrado, si sottomise e riebbe la marca d'Ivrea.<br /> Caduta San Leo nel [[963]] Berengario fu arrestato ed esiliato a [[Bamberga]] assieme alla moglie Willa.
 
Adalberto rientrò in Italia nel [[965]], dopo la partenza di Ottone I e cercò di fomentare una ribellione, ma venne sconfitto dal duca di Svevia, [[Burcardo III di Svevia|Burcardo III]], inviatogli contro dall'imperatore Ottone I e non gli riuscì di reimpossessarsi della marca d'Ivrea<ref>La marca d'Ivrea, vacante, in quello stesso [[965]], per la morte del fratello [[Guido d'Ivrea|Guido]] invece finì a suo fratello [[Corrado d'Ivrea|Corrado]] che si era sottomesso ad Ottone I.</ref>.