Equazioni di Maxwell: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|le equazioni di Maxwell della termodinamica|[[Relazioni di Maxwell]]}}
In [[fisica]], in particolare in [[elettrodinamica classica]], le '''equazioni di Maxwell''' sono un sistema di quattro [[equazioni differenziali alle derivate parziali]] lineari che descrivono [[teorema di Helmholtz|completamente]] l'evoluzione spaziale e temporale del [[campo elettromagnetico]] classico.<ref name=def>{{Cita|Jackson|Pag. 2|Jackson}}</ref>
dove il vettore '''v''' è la velocità con cui si muove la carica ''q'' nel sistema di riferimento considerato, descrivono completamente l'interazione elettromagnetica classica. ▼
Le equazioni di Maxwell corrispondono ad otto equazioni scalari necessarie e sufficienti alla determinazione del campo, secondo il [[teorema di Helmholtz]]. Possono però essere ridotte a sette introducendo l'[[equazione di continuità]]:
:<math>\frac{\partial \rho}{\partial t} + \nabla \cdot \mathbf {J} = 0</math>▼
il teorema di Gauss per il campo elettrico e quello per il campo magnetico sono infatti ricavabili applicando l'operatore divergenza alle restanti due equazioni, attraverso di essa. Insieme al teorema di dualità trattato nell'ultimo paragrafo questo legame porta alla unificazione costituita dal [[tensore elettromagnetico]].
==Cenni storici==
Le equazioni appaiono per la prima volta al completo ed in forma differenziale nel testo "''A Treatise on Electricity and Magnetism''", pubblicato da [[James Clerk Maxwell]] nel [[1873]], mentre la notazione moderna più comune fu sviluppata da [[Oliver Heaviside]]. La formulazione delle equazioni di Maxwell ha definito in modo completo il legame tra [[campo elettrico]] E e [[campo magnetico]] H: nelle condizioni stazionarie che storicamente furono e spesso anche didatticamente sono affrontate per prime appaiono come '''campi''' diversi, mentre da questo momento sono considerate '''manifestazioni''' diverse di un unico campo.<ref>{{Cita|Mencuccini, Silvestrini|Pag. 351|mencuccini}}</ref> Esse costituiscono perciò il primo nucleo della [[teoria della grande unificazione|unificazione]] delle [[interazione fondamentale|interazioni fondamentali]] in fisica, unificando definitivamente [[elettricità]] e [[magnetismo]].
La loro importanza non si esaurisce però sul piano storico nel loro carattere ''sintetico'': esse hanno anche un carattere ''predittivo'' che aprì alla previsione delle [[onde elettromagnetiche]], prima sconosciute, del cui studio sarà pioniere [[Augusto Righi|Righi]] e che porteranno alla scoperta di [[Guglielmo Marconi|Marconi]].
E infine alla prima e finora unica [[metrica di Lorentz|rivoluzione della metrica]] della storia della scienza, che aprirà ad [[Einstein]] l'unificazione dello [[spazio-tempo]] e la [[relatività generale|nuova teoria della gravitazione]] che si ritiene debba venire soddisfatta da tutte le [[interazioni]] del mondo fisico.
== Le equazioni ==
Line 12 ⟶ 26:
|-
! Nome
! Forma
! Forma
|-
| [[Legge di Gauss]] elettrica
| <math>\nabla \cdot \mathbf{D} = \rho</math>
| <math>\iint_S \mathbf D\;\cdot\mathrm{d}\mathbf S = \iiint_V \rho~\operatorname{d}V</math>
|-▼
| [[Legge di Ampère|Legge di Ampère-Maxwell]]▼
| <math>\nabla \times \mathbf{H} - \frac{\partial \mathbf{D}} {\partial t} = \mathbf{J}</math> <math></math>▼
| <math>\oint_l \mathbf{H} \cdot \mathrm{d}\mathbf{l} = I_{S} + \frac {\partial \Phi_{D,S}}{\partial t}</math>▼
|-
| [[Legge di Faraday]]
Line 27 ⟶ 37:
| <math>\oint_l \mathbf{E} \cdot \mathrm{d}\mathbf{l} = - \frac {\partial \Phi_{B,S}}{\partial t} </math>
|-
| Legge di Gauss magnetica
| <math>\nabla \cdot \mathbf{B} = 0</math>
| <math>\iint_S \mathbf B\;\cdot\mathrm{d}\mathbf S = 0</math>
▲|-
▲| [[Legge di Ampère|Legge di Ampère-Maxwell]]
▲| <math>\nabla \times \mathbf{H} - \frac{\partial \mathbf{D}} {\partial t} = \mathbf{J}</math> <math></math>
▲| <math>\oint_l \mathbf{H} \cdot \mathrm{d}\mathbf{l} = I_{S} + \frac {\partial \Phi_{D,S}}{\partial t}</math>
|}
Nel vuoto, le
{| class="wikitable"
|-
! Nome
! Forma
! Forma
|-
| Teorema del flusso per il campo elettrico
Line 50 ⟶ 64:
Dove <math>\mathbf E</math> è il [[campo elettrico]], <math>\mathbf D</math> l'[[induzione elettrica]], <math>\mathbf B</math> il [[campo magnetico]] e <math>\mathbf H</math> il campo magnetico nei materiali, ''ρ'' la [[densità di carica]] e '''J''' il [[Vettore (matematica)|vettore]] [[densità di corrente]]. Le costanti ''ε''<sub>0</sub> e ''μ''<sub>0</sub> sono dette rispettivamente [[costante dielettrica del vuoto]] e [[permeabilità magnetica]] del vuoto, e sono legate dalla relazione 1/''c''<sup>2</sup> = ε<sub>0</sub> μ<sub>0</sub>, dove ''c'' è la [[velocità della luce]].<br>
▲:<math>\frac{\partial \rho}{\partial t} + \nabla \cdot \mathbf {J} = 0</math>
▲:<math>\mathbf F = q(\mathbf E + \mathbf v \times \mathbf B)</math>
▲dove il vettore '''v''' è la velocità con cui si muove la carica ''q'' nel sistema di riferimento considerato, descrivono completamente l'interazione elettromagnetica classica.
Tali campi sono infatti dati da:
Line 76 ⟶ 79:
dove le costanti ''ε''<sub>r</sub> e ''μ''<sub>r</sub> sono la costante dielettrica e la permeabilità magnetica relative caratteristiche del mezzo.
===Legame
{{vedi anche|Teorema del flusso|Legge di Faraday|Legge di Ampère}}
: <math>\int_S \mathbf{E} \mbox {d}\mathbf{S} = \int_V \mathbf{\nabla} \cdot \mathbf{E} \mbox {d}V = \int_V \frac{\rho}{\epsilon_0}\mbox {d}V </math>▼
:ed uguagliando gli integrandi nell'ultima relazione si ottiene la forma locale del teorema del flusso per il campo elettrico.<ref>{{Cita|Mencuccini, Silvestrini|Pag. 28|mencuccini}}</ref>▼
: <math>\oint_C \mathbf{E} \cdot \operatorname{d}l = -{d \over dt}\int_S \mathbf B \mbox {d}\mathbf S = -\int_S \frac{\partial \mathbf{B}}{\partial t}\mbox {d}\mathbf S</math>▼
:<math>\oint_C \mathbf{E} \cdot \operatorname{d}l = \int_S (\nabla \times \mathbf{E}) \mbox {d}\mathbf S</math>▼
:<math>\int_S (\nabla \times \mathbf{E}) \mbox {d}\mathbf S = -\int_S \frac{\partial \mathbf{B}}{\partial t}\mbox {d}\mathbf S</math>▼
* Il '''[[Teorema di Ostrogradskij]]''', caso tridimensionale che influisce sulla forma della [[Legge di Gauss]] per entrambi i campi, afferma che il flusso di un campo attraverso una superficie chiusa è pari all'integrale su un volume di cui è la frontiera (unico nello spazio tridimensionale) della divergenza del campo stesso:
▲: <math>\
Infatti applicandolo all'espressione globale della Legge di Gauss:
▲: <math>\
▲:ed uguagliando gli integrandi nell'ultima relazione si ottiene la forma locale
La [[Legge di Gauss]] magnetica si ricava inoltre anche operando la [[divergenza]] ad entrambi i membri della [[legge di Biot-Savart]].
* Il '''[[Teorema di Kelvin]]''', caso bidimensionale che influisce sulla forma della [[Legge di Faraday-Neumann-Lenz]] e della [[Legge di Ampère-Maxwell]], afferma che la [[circuitazione]] di un campo è pari all'integrale su una superficie che essa racchiude (molteplici nello spazio tridimensionale) del rotore del campo stesso:
▲: <math>\
:applicandolo al primo membro:
▲:
:Uguagliando gli integrandi segue anche qui la relazione locale: fisicamente ciò corrisponde a restringere i domini di integrazione ad un [[punto materiale]].
== Soluzioni ==
Line 239 ⟶ 220:
Lo studio delle soluzioni delle equazioni di Maxwell scritte in forma covariante è l'oggetto dell'[[elettrodinamica classica]].
==
Al secondo membro della terza equazione può essere
{| class="wikitable" border="1" cellpadding="8" cellspacing="0"
|-
! Nome
! Forma
! Forma
|-
| [[Teorema del flusso|Teorema di Gauss]] per il campo elettrico
Line 266 ⟶ 247:
|}
Questo permette di enunciare il cosiddetto '''teorema di dualità elettromagnetico''', per il quale
:<math> \begin{matrix}
Line 307 ⟶ 288:
{{interprogetto|s=en:A_Treatise_on_Electricity_and_Magnetism}}
{{Portale|elettromagnetismo|
[[Categoria:Elettrodinamica]]
|