Vladimir Evgrafovič Tatlin: differenze tra le versioni

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Tatlin era un artista completo, dedito sia alla [[pittura]] che alla musica folkloristica, motivato dai suoi continui viaggi in [[Turchia]], in [[Grecia]] e sulle coste dell’[[Africa del Nord]], per il suo lavoro di [[marinaio]]. Grazie alla sua passione per la pittura cubista e futurista riuscì ad annoverare fra il suo giro di amicizie [[Natalija Sergeevna Gončarova|Gončarova]] e Larionov, con i quali condivise varie esposizioni. Realizzò rilievi astratti polimaterici (i ''Controrilievi''), inaugurando in tal modo il [[costruttivismo (arte)|costruttivismo]], con cui esprimeva l'arte funzionale, costruttiva, attenta ai nuovi materiali (dell'epoca) e alle tecniche industriali.
 
Il suo incontro con [[Picasso]] avvenuto a [[Parigi]] lo influenzò positivamente, riuscì in quel lasso di tempo ad attingere da lui la tecnica di scomposizione degli oggetti su piani diversi, fino a ottenere pure forme geometriche. Professore di arte e di tecniche pittoriche durante la [[rivoluzione russa]], aderì alla corrente del [[produttivismo]], secondo la quale l’arte veniva asservita ai principi pratici della costituzione di una società nuova e egualitaria. Nel [[1919]] era stato coinvolto nel progetto di un [[Monumento alla Terza Internazionale|monumento]] ( una torre metallica a forma di spirale di 400 metri) che doveva essere dedicato alla [[Comintern|Terza Internazionale]], ma i lavori di costruzione non furono mai iniziati e il progetto venne abbandonato.
 
Nel [[1932]], per via del decreto [[staliniano]], che aveva decretato lo scioglimento di qualunque gruppo potesse essere considerato troppo moderno all'epoca, decise di trasferirsi a [[San Pietroburgo|Leningrado]], dedicandosi al [[disegno industriale]] e alla [[scenografia]].