Perfettismo: differenze tra le versioni

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{{Quote|Questa identificazione di bontà, potere, perfezione e realtà è presente in tutta la tradizione filosofica europea: dottrina di tutti i gruppi in possesso del potere o impegnati nella lotta per conquistarlo, il principo è chiaramente espresso nell'aristotelismo e forma il nucleo essenziale del tomismo. <ref>''La perfezione, oggi''. Atti del 1° Convegno di studiosi di filosofia morale. A cura di R. Crippa, ed. Liviana Scolastica, 1977, p.24</ref>}}
 
Secondo [[Norberto Bobbio]] il perfettismo è connaturato all'illusione del [[assoluto (filosofia)|fondamento assoluto]] che è presente sia nel mondo del pensiero, per cui ci si sottomette ad una verità indiscutibile, sia nel mondo della volontà, che si sottomette di fronte ad un potere irresistibile come nel [[Leviatano]] di [[Thomas Hobbes]] a cui si obbedisce senza discutere <ref>N.Bobbio, ''Il problema della guerra'', p.120</ref>
 
Ma anche l'antiperfettista che di fronte all'alternativa tra uno stato assoluto e uno libertario scelga quest'ultimo lo fa perché a lui appare perfetto. É dunque questo mito dell'assolutezza presente sia nei perfettisti che negli antiperfettisti a generare delle convinzioni politiche che si escludono a vicenda.