Concilio Lateranense V: differenze tra le versioni
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{{Concilio ecumenico|nome=Concilio Lateranense V|data=[[1512]]-[[1517]]|accettato=[[Chiesa cattolica|cattolici]] (XVIII)|precedente=[[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze]]|successivo=[[Concilio di Trento]]|convocato=[[papa Giulio II]]|presieduto=[[papa Giulio II]], successivamente [[papa Leone X]]|partecipanti=circa 100 [[vescovo|vescovi]], in gran parte italiani|argomenti=organizzazione della
Il '''concilio Lateranense V''' fu un [[concilio ecumenico]] convocato da [[papa Giulio II]] e si tenne nella [[Basilica di San Giovanni in Laterano]] dal [[3 maggio]] [[1512]].
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La bolla fu allo stesso tempo un documento canonico e polemico.
Mediante essa il Papa rigettò, una per una, le ragioni addotte dai cardinali per il loro “conciliabolo” di Pisa.
Dichiarò che il suo atteggiamento prima della sua elezione a Pontefice era stato espressione del suo sincero desiderio di convocare il concilio; che fin dalla sua nomina aveva sempre cercato
Rimproverò, quindi, i cardinali ribelli per la loro condotta e per
Fece loro notare che i tre mesi da loro fissati per
Infine dichiarò che nessuna importanza poteva essere attribuita all’iniziativa dei cardinali.
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==L'apertura e gli atti del concilio==
La vittoria dei francesi a [[Ravenna]] ([[11 aprile]] [[1512]]) impedì l’apertura del concilio fino al [[3 maggio]], quando i padri si incontrarono nella basilica del Laterano.
Erano presenti 15 cardinali, i [[patriarca (cristianesimo)|patriarchi]] di [[patriarcato di Alessandria|Alessandria]] e [[patriarcato di Antiochia|Antiochia]], 10 [[arcivescovo|arcivescovi]], 56 [[vescovo|vescovi]], alcuni [[abate|abati]] e capi di [[ordine religioso|ordini religiosi]],
I decreti conciliari furono pubblicati sotto forma di [[Bolla pontificia|bolle pontificie]].
Convocata da Giulio II,
Durante la terza sessione [[Matthäus Lang von Wellenburg]], vescovo di [[diocesi di Gurk|Gurk]], che aveva rappresentato Massimiliano al [[concilio di Tours]], lesse un atto con il quale
Durante la quarta sessione
Durante le varie sessioni del concilio, furono emanati, sotto forma di [[Bolla pontificia|bolle pontificie]], diversi decreti, alcuni dottrinali ed altri di riforma:
* [[Cum Tam Divino]]: [[Papa Giulio II|Giulio II]] fece promulgare dal concilio una sua bolla, già pubblicata il [[19 febbraio]] [[1505]], sulla invalidità delle elezioni pontificie macchiate di [[simonia]];
* [[Apostolici Regiminis]]: pubblicata da [[Papa Leone X|Leone X]] il [[19 dicembre]] [[1513]],
* [[Supernae Dispositionis]]: pubblicata da [[Papa Leone X|Leone X]] il [[5 maggio]] [[1514]] come decreto di riforma della Curia romana; essa riguarda inoltre la libertà ecclesiastica e la dignità episcopale e condanna alcune esenzioni non autorizzate;
* [[Regimini Universalis Ecclesiae]]: pubblicata da [[Papa Leone X|Leone X]] il [[4 maggio]] [[1515]], per riformare alcuni abusi presenti nella Chiesa, e rispondere in questo modo
* [[Inter Sollicitudines]]: pubblicata da [[Papa Leone X|Leone X]] il [[4 maggio]] [[1515]], essa riguarda la [[censura]] preventiva dei libri, la cui stampa deve essere autorizzata dalla Chiesa, pena la [[scomunica]];
* [[Inter Multiplices (Leone X)|Inter Multiplices]]: pubblicata da [[Papa Leone X|Leone X]] il [[4 maggio]] [[1515]], essa sancisce la liceità dei [[Monte di pietà|Monti di pietà]] allo scopo di aiutare le persone povere che necessitavano di aiuto nel modo più favorevole;
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* [[Dum Intra Mentis]]: pubblicata da [[Papa Leone X|Leone X]] il [[19 dicembre]] [[1516]], riguarda i religiosi e i loro privilegi.
I Padri conciliari poi ordinarono una citazione perentoria contro i francesi riguardo alla Sanzione Pragmatica.
Infine il concilio promulgò un decreto che prescriveva la guerra contro i [[Turchi]] e ordinava
==Giudizi==
Sfortunatamente, ben poco si fece per mettere in pratica i lavori del Concilio.
Alcuni commentatori hanno avanzato
Infatti la promulgazione delle [[95 tesi di Lutero|95 tesi]] di [[Martin Lutero]] avvenne solo sei mesi dopo la chiusura del Concilio.
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