Chiesa di San Lorenzo in Palatio ad Sancta Sanctorum: differenze tra le versioni

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La chiesa si trova all’interno del complesso edilizio che conserva la [[Scala Santa]] presso la [[basilica di San Giovanni in Laterano]]. In origine questo palazzo era il palazzo patriarcale, sede del vescovo di [[Roma]], e la chiesa era la cappella privata del pontefice: oggi essa è ciò che resta dell’antico palazzo patriarcale. La più antica menzione della chiesa si trova nella biografia di [[papa Stefano III]] ([[768]]-[[772]]); essa fu restaurato da [[Onorio III]] ([[1216]]-[[1227]]) e ricostruita da [[Niccolò III]] (nel [[1278]]); nel [[XVI secolo]] [[papa Sisto V]] fece traslocare qui la scala santa, che ora serve da accesso alla chiesa.
 
La chiesa è conosciuta anche come ''Sancta Sanctorum'' (illett. ''Santo«le deicose Santi''sante tra le sante»), nome che rievoca quella parte del tempio di Gerusalemme ove era custodita l’[[Arca dell'Alleanza]], e questo titolo gli deriva dal fatto che in essa erano custodite le più preziose reliquie cristiane, tra cui il prepuzio di Gesù bambino, i suoi sandali, il divano su cui assistette all'ultima cena, il bastone con cui fu percosso il suo capo coronato di spine, le teste dei santi Pietro e Paolo, e molte altre. Molte di queste reliquie sono oggi scomparse o conservate altrove.
 
Internamente la chiesa è stata decorata dai [[Cosmati]], secondo un’iscrizione interna: ''Magister Cosmatus fecit hoc opus''. L'altare conserva un’antichissima immagine di Gesù Redentore detta ''acheropita'', cioè non dipinta da mano umana: la tradizione infatti narra che l’icona fu dipinta dall’evangelista [[Luca evangelista|Luca]] aiutato da un angelo. Questa immagine era molto venerata fin dal pontificato di [[Stefano II]], il quale ordinò una processione per la città con la sacra immagine per implorare l’aiuto divino contro i [[Longobardi]] condotti da [[Astolfo (re)|Astolfo]]. Nel [[XIII secolo]] la tavola fu adornata da una lamina d'argento per opera di [[papa Innocenzo III]]. Non si conosce esattamente l’origine di questa immagine: l’[[Mariano Armellini|Armellini]] propone un’origine bizantina in epoca della [[iconoclastia|lotta iconoclasta]] ([[VIII secolo]]).