Social lending: differenze tra le versioni

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==Social lending in Italia==
In Europa sono presenti da tempo società che offrono servizi di intermediazione online tra privati.
Recentemente alcune di queste si sono espanse in altri paesi, in particolare in Italia (come Boober, [[Zopa.it]] e Hibps), la quale è considerata un mercato molto promettente. Infatti i tassi bancari sono più alti rispetto alla media europea e quindi si realizzano le condizioni favorevoli allo sviluppo di questa forma di prestito.
 
Al momento Boober ha sospeso le nuove iscrizioni a causa di alcuni provvedimenti della [[Banca d'Italia]]<ref>http://business.webnews.it/news/leggi/11301/boober-fermo-altra-mazzata-sul-social-lending/</ref> mentre [[Zopa.it]] ha ri-ottenuto in data 29 marzo 2011 l'autorizzazione<ref>http://blog.zopa.it/2011/03/29/zopa-istituto-pagamento/</ref>.
 
Da ottobre 2009 è attiva Prestiamoci [[www.prestiamoci.it]]<ref>https://www.prestiamoci.it</ref>, la prima piattaforma di social lending creata ad hoc per il mercato italiano. Prestiamoci ha ottenuto l'autorizzazione ufficiale a operare nell'agosto del 2009.