Priamel: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 8:
Non è attestato in autori antichi e l'uso del termine come stilema retorico risale probabilmente a Franz Dornseiff<ref>F. Dornseiff, Pindar Stil, Berlin 1921, pp 98 ss. Testo completo su http://www.archive.org/details/pindarsstil00dornuoft.</ref>, che fa riferimento all'incipit dell' Olimpica I di [[Pindaro]], dove una serie di paragoni anticipano il concetto che non c'è agone superiore a quello di Olimpia<ref>Sulla figura del Priamel nei vv. 1-7 dell'Olimpica I di Pindaro, vd. H. Frankel, Wege und Formen fruhgriechischen Denkens, Munchen 1968³, pp. 68 s. e H. Frankel, Dichtung und Philosophie des frühen Griechentums, Munchen 1969³, pp. 538 s.</ref>: Pind. ''Ol.'' 1, 1-7<ref>Testo completo su : [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3atext%3a1999.01.0161%3abook%3dO. Perseus Project].</ref>:
 
Ἄριστον μὲν ὕδωρ, ὁ δὲ χρυσὸς αἰθόμενον πῦρ / ἅτε διαπρέπει νυκτὶ μεγάνορος ἔξοχα πλούτου· / εἰ δ’ ἄεθλα γαρύεν / ἔλδεαι, φίλον ἦτορ, / μηκέτ’ ἀελίου σκόπει / ἄλλο θαλπνότερον ἐν ἁμέρᾳ φαεν- / νὸν ἄστρον ἐρήμας δι’ αἰθέρος, / μηδ’ Ὀλυμπίας ἀγῶνα φέρτερον αὐδάσομεν·<ref>Il testo è quello stabilito da B. Snell - H. Maehler, ''Pindarus'' I, Lipsiae 1975.</ref>
 
"L'acqua è la migliore, l'oro come fuoco che brucia nella notte brilla su ogni magnifica ricchezza: se vuoi cantare gli agoni, cuore caro, non cercare più altro astro splendente che scaldi più del sole di giorno nell'etere deserto, e non celebriamo gara migliore di Olimpia"
 
Un classico esempio di Priamel è in [[Saffo]], 16 V. (= 16 L.-P.), 1-4:
 
ο]ἰ μὲν ἰππήων στρότον οἰ δὲ πέσδων / οἰ δὲ νάων φαῖσ’ ἐπ[ὶ] γᾶν μέλαι[ν]αν / ἔ]μμεναι κάλλιστον, ἔγω δὲ κῆν’ ὄτ- / τω τις ἔραται
 
"Alcuni un esercito di cavalieri, altri di fanti e altri ancora di navi dicono essere la cosa più bella sulla terra bruna, io chiunque di cui si è innamorati"
Un classico esempio di Priamel è in [[Saffo]], 16 V. (= 16 L.-P.), 1-4:
ο]ἰ μὲν ἰππήων στρότον οἰ δὲ πέσδων / οἰ δὲ νάων φαῖσ’ ἐπ[ὶ] γᾶν μέλαι[ν]αν / ἔ]μμεναι κάλλιστον, ἔγω δὲ κῆν’ ὄτ- / τω τις ἔραται
 
È presente anche in [[Alcmane]], fr. 3 P., 64-77: οὔτε γάρ τι πορφύρας / τόσσος κόρος ὥστ' ἀμύναι, / οὔτε ποικίλος δράκων / παγχρύσιος, οὐδὲ μίτρα / Λυδία, νεανίδων ἰανογ[λ]εφάρων ἄγαλμα, / οὐδὲ ταὶ Ναννῶς κόμαι, / ἀλλ' οὐ[δ'] Ἀρέτα σιειδής, / οὐδὲ Σύλακίς τε καὶ Κλεησισήρα, / οὐδ' ἐς Αἰνησιμβρ[ό]τας ἐνθοῖσα φασεῖς· / Ἀσταφίς [τ]έ μοι γένοιτο καὶ / ποτιγλέποι Φίλυλλα / Δαμαρ[έ]τα τ' ἐρατά τε ϝιανθεμίς· / ἀλλ' Ἁγησιχόρα με τείρει.
Alcuni un esercito di cavalieri, altri di fanti e altri ancora di navi dicono essere la cosa più bella sulla terra bruna, io chiunque di cui si è innamorati"
 
In latino ha avuto forutna come un elenco di esempi negativi da evitare: l'esempio classico è Orazio, ''carm''. I, 1: 36. Un altro raffinato esempio è in[[Albio Tibullo|Tibullo]] I, 1-6:
È presente anche in [[Alcmane]] (Fr.3 Calame, vv. 64 ss.), in [[Albio Tibullo|Tibullo]] (elegia I,1) e in [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] ([[Georgiche]] II) per contrapporre la pace della vita agreste alle attività che turbano l'animo, portano pericoli per sé e per gli altri, sono potenzialmente pertubatrici dell'ordine sociale, come ad esempio la vita militare o la mercatura. Anche Orazio, nell'Ode I, dopo aver passato in rassegna diverse scelte di vita degli uomini, oppone la propria (cioè la sua vocazione di poeta) con velato compiacimento.
 
Diuitias alius fuluo sibi congerat auro / Et teneat culti iugera multa soli, / Quem labor assiduus uicino terreat hoste / Martia cui somnos classica pulsa fugent: / Mi mea paupertas uitam traducat inerti, / Dum meus assiduo luceat igne focus.<ref>Cito dall'ediz. di G. Luck, Stuttgart 1988.</ref>
 
Recentemente la tecnica retorica della Priamel per come è attestata in ambito greco è latino è stata messa a confronto con unaforma analoga presente in altre letterature europee, detta triadica, con la quale si mettono in relazione tre figure dando maggiore risalto a quella posta in posizione finale (un esempio in [[Omero]], Iliade 1, 145: ἢ Αἴας ἢ Ἰδομενεὺς ἢ δῖος Ὀδυσσεὺς)<ref>M. L. West, Indo-European Poetry and Myth, Oxford 2007</ref>
 
[[Categoria:Figure retoriche]]
Line 27 ⟶ 32:
[[es:Priamel]]
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
F. Dornseiff, Pindar Stil, Berlin 1921
H. Frankel, Dichtung und Philosophie des frühen Griechentums, Munchen 1969³
H. Frankel, Wege und Formen fruhgriechischen Denkens, Munchen 1968³
W.H. Race, The Classical Priamel from Homer to Boethius, Leiden, 1982.