Crimine: differenze tra le versioni

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==Ordinamenti contemporanei==
La classificazione tripartita dei reati in ''crimini'', ''delitti'' e ''contravvenzioni'' risale alle codificazioni [[Napoleone|napoleoniche]] e, più precisamente, al ''Code d’instruction criminelle'' del [[1808]] ed al ''Code penal'' del [[1810]]; è stata poi adottata da molti altri ordinamenti di civil law, tra i quali quello italiano con il codice penale del [[1865]]. Il citeriocriterio di classificazione è basato sulla [[pena]]: le pene vengono distinte in ''criminali'', ''correzionali'' e ''di polizia'' ed i reati puniti con le medesime vengono classificati rispettivamente come crimini, delitti e contravvenzioni. In seguito, però, taluni ordinamenti hanno eliminato la categoria dei crimini, facendola confluire in quella dei delitti (così nei codici penali vigenti di [[Italia]], [[Spagna]] e [[Paesi Bassi]]). In [[Francia]] e altri ordinamenti che hanno mantenuto la categoria (come il [[Belgio]]) la competenza a giudicare i crimini spetta alla [[corte d'assise]].
 
Nell'ordinamento italiano, poiché la categoria non è stata ripresa né dal [[Codice Zanardelli]] del [[1889]] né dal [[codice penale italiano|codice penale vigente]], il termine "crimine" non ha più un significato giuridico, ma è rimasto nel linguaggio corrente per indicare genericamente un grave reato.